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Giovedì 15 NOVEMBRE 2018
Disabilità complessa. Ao di Terni firma accordo con il Serafico

Domani, nel corso del convegno dedicato alle manifestazioni parossistiche in età evolutiva, sarà annunciata la convenzione appena siglata con l’Istituto Serafico di Assisi per un nuovo protocollo clinico-riabilitativo di ricerca. “Per la prima volta in Umbria si è dato seguito alla DGR 1796/2014 sulla riqualificazione del sistema di assistenza sanitaria alle persone con disabilità complessa cognitivo-relazionale”, evidenzia l’azienda.

L’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni compie un altro passo per l’assistenza alle disabilità dopo l’attivazione del CAD, il Centro Accoglienza Disabilità per l’accesso a percorsi  dedicati, l’istituzione di una equipe medica multidisciplinare e  l’ingresso nella rete nazionale del DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance) quale centro di riferimento per la disabilità complessa  in Umbria e nel sud Italia. È stato infatti siglata nei giorni scorsi una convenzione con l’Istituto Serafico di Assisi per l’attivazione di un protocollo clinico-riabilitativo di ricerca, che rappresenta un nuovo importante tassello nel percorso dedicato alla presa in carico delle persone con disabilità complesse di tipo anche intellettivo-cognitivo.

La convenzione con il Serafico sarà presentata nella sessione pomeridiana del convegno “Manifestazioni parossistiche in età evolutiva”, che si svolgerà il 16 novembre (dalle ore 14,30) nella sala conferenze della facoltà di medicina e chirurgia di Terni (via Mazzieri) con il coordinamento scientifico del dottor Domenico Frondizi, responsabile del servizio di Neurofisipoatologia di Terni  e consigliere LICE per la regione Umbria, e del prof. Giovanni Miconi della pediatria di Terni. L’evento è patrocinato dalla Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE), dall’Ordine dei Medici di Terni e dal Rotary Club di Terni e Narni.
 
“Con il nuovo percorso avviato con il CAD – sottolinea in una nota il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Terni Maurizio Dal Maso - si è dato seguito, per la prima volta in Umbria, alla deliberazione della giunta regionale n. 1796 del 29 dicembre 2014 riguardante gli interventi finalizzati alla riqualificazione del sistema di assistenza sanitaria alle persone con disabilità complessa cognitivo-relazionale”.

“Siamo orgogliosi di sancire questo protocollo con l’Azienda ospedaliera di Terni che - dichiara Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico - ha attivato percorsi specifici per persone con pluridisabilità. È un passo sostanziale verso una collaborazione pubblico/privato che pone grande attenzione alle esigenze del territorio in tema di disabilità complesse. Il protocollo consente di avviare percorsi specifici di ricerca per un accesso rapido ed efficace a procedure diagnostiche d’avanguardia (RMN), non sempre accessibili a queste persone. La collaborazione ha quindi un duplice beneficio: una ricaduta immediata sui nostri ragazzi e la prospettiva futura di percorsi diagnostici mirati per persone con disabilità plurime”.

Durante il convegno del 16 novembre si parlerà di manifestazioni parossistiche, cioè quei disturbi neurologici che hanno la peculiarità di insorgere bruscamente ed altrettanto bruscamente esaurirsi (crisi epilettiche, alcuni disturbi del movimento, dolori accessionali o alterazioni dello stato di coscienza), che spesso affliggono anche pazienti con disabilità, ponendo non poche difficoltà interpretative qualora sussista una scarsa o assente capacità comunicativa.  

Alla gestione di tali pazienti disabili è dedicata la tavola rotonda del pomeriggio (ore 14,30), quale momento di confronto con altre realtà regionali, che vede la partecipazione del direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Terni Maurizio Dal Maso, del sindaco di Terni Leonardo Latini, della responsabile del SITRO e coordinatrice del CAD Agnese Barsacchi e della presidente dell’istituto Serafico di Assisi Francesca Di Maolo. Alcuni pazienti o caregiver di pazienti con grave disabilità testimonieranno poi le proprie esperienze e difficoltà con la realtà ospedaliera di routine; tra questi Fabio Pieroni dell’associazione Aladino, uno dei principali promotori del progetto del CAD dell’ospedale di Terni.

A moderare il confronto, dopo un’introduzione del dottor Domenico Frondizi, sarà il dottor Stefano Cappanera, infettivologo e coordinatore dell’equipe medica del progetto CAD-DAMA, insieme all’avvocato Stefania Severi, esperta in diritto di famiglia.
 

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