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Lunedì 12 NOVEMBRE 2018
AHA / 4 Le nuove linee guida americane sull’attività fisica: una call to action per arginare il flagello obesità e malattie croniche
In una nazione che ha visto triplicare i tassi di obesità infantile dagli anni ’70 ad oggi e dove solo un maschio su 4 e una donna o un adolescente su 5 fanno attività fisica a sufficienza, il problema sedentarietà rischia di travolgere con tutte le sue conseguenze i budget sanitari. Il Dipartimento della Salute americano rende dunque più ‘prescrivibile’ l’attività fisica grazie alle specifiche contenute in questa nuova edizione delle linee guida, ma perché siano implementate serve davvero l’aiuto di tutti. E una migliore consapevolezza dei benefici che l’attività fisica può offrire. A costo zero, o quasi.
L’America dichiara guerra alla sedentarietà e all’inattività fisica. E per presentare le nuove ‘Linee guida sull’attività fisica per gli Americani’ (PAG) di fronte alla grande platea (oltre 12.400 partecipanti) del congresso dell’American Heart Association, che si chiude oggi a Chicago, si è scomodato addirittura il numero due del dipartimento della salute stelle-e-strisce, l’Ammiraglio Brett P. Giroir (nella foto), Sottosegretario alla Salute del US Department for Health and Human Services (HHS). Le ragioni di un tale spiegamento di forze non sono tuttavia solo filantropiche. L’inattività fisica costa ogni anno agli Stati Uniti qualcosa come 117 miliardi di dollari di spese sanitarie e causa il 10% di tutte le morti premature.
Gli americani sono sempre più sedentari. Solo il 26% degli uomini, il 19% delle donne e il 20% degli adolescenti si muove in maniera adeguata, cioè seguendo quanto raccomandato dalla precedente edizione delle linee guida sull’attività fisica, risalente al 2008. E la filosofia delle nuove linee guida, annunciata dallo slogan ‘move more and sit less’, è quella di offrire ai medici uno strumento per prescrivere in maniera ancora più accurata e sempre più personalizzata l’attività fisica. Alla stessa stregua di un farmaco, perché i risultati che può produrre sono davvero importanti e rinunciarvi è un delitto. Umano, sociale ed economico. Ma perché le linee guida siano implementate serve l’aiuto di tutti: scuole, posti di lavoro, industrie, comuni e municipalità, politica, mass media, salute pubblica, mondo dello sport, trasporti.
E accanto ai key stakeholder tradizionali, è importante anche attingere al pensiero laterale e stringere alleanze con gli influencer dei social media e con i blogger. Come la blogger delle sneaker che era presente alla conferenza stampa di presentazione delle linee guida, qui a Chicago e che continuava a fotografare le calzature (solo se della categoria ‘sneaker’) dei partecipanti. L’attività fisica deve insomma diventare una moda, un must.
“Le nuove linee guida – afferma il Sottosegretario alla Salute Giroir – dimostrano che ognuno di noi può migliorare in maniera drammatica il proprio stato di salute, anche solo attraverso l’attività fisica, in qualunque momento e in qualunque contesto, in tutti i modi che possano farci stare in attività. Ecco perché la presentazione di queste linee guida è una vera call to action alla nazione. Chi fa attività fisica ha un migliore stato di salute cardiovascolare, è più forte e meno suscettibile alle malattie, si sente meglio.”
“L’American Heart Association – ha commentato Ivor Benjamin, presidente dell’American Heart Association - da molto tempo ha riconosciuto l’attività fisica come un valido mezzo per vivere più a lungo e in salute. La nostra associazione si impegna ad organizzare programmi e a fare advocacy per l’implementazione di politiche che rendano più facile per tutti svolgere attività fisica, a prescindere da dove vivono.”
La nuova edizione delle linee guida sull0attività fisica (PAG) è pubblicata su JAMA.
I benefici ‘immediati’ dell’attività fisica
Dopo un singolo episodio di attività fisica sono già riscontrabili dei benefici immediati, quali la riduzione dello stato ansioso e una riduzione dei valori di pressione arteriosa; l’attività fisica migliora inoltre la qualità del sonno e la sensibilità all’insulina.
I benefici a lungo termine dell’attività fisica
Sul lungo periodo, un’attività fisica costante migliora la salute del cervello e lo stato cognitivo, riduce il rischio di demenza (compreso l’Alzheimer) e di danni correlati alle cadute negli anziani, migliora la salute delle ossa, favorisce la perdita di peso (e protegge dal riacquistare i chili persi), ha un effetto protettivo nei confronti di ben otto tipi di cancro (vescica, mammella, colon, endometrio, esofago, rene, polmone e stomaco), riduce il rischio di ipertensione, diabete di tipo 2 (del 25-30%), dislipidemia, patologie cardiovascolari e mortalità correlata; riduce inoltre il rischio di depressione e di ansia; migliora la qualità del sonno e la qualità di vita in generale.
Nuove evidenze dimostrano inoltre che l’attività fisica può aiutare a gestire una serie di condizioni patologiche. Ad esempio aiuta a ridurre il dolore nei soggetti con osteoartrite, riduce la progressione di malattia nel caso dell’ipertensione e del diabete di tipo 2, riduce i sintomi dell’ansia e della depressione, migliora lo stato cognitivo dei soggetti con demenza, sclerosi multipla, ADHD e morbo di Parkinson.
Nelle donne in gravidanza previene l’eccessivo aumento di peso, il diabete gravidico e la depressione post-partum.
Nei bambini e gli adolescenti migliora la salute delle ossa, il peso corporeo, la fitness cardiorespiratoria e muscolare, la salute cardio-metabolica, lo stato cognitivo (comprese le performance scolastiche), riduce il rischio di depressione.
Come prescrivere l’attività fisica
La ‘quantità’ e l’intensità di attività fisica raccomandate variano a seconda dell’età.
I bambini in età pre-scolare(3-5 anni) dovrebbero fare attività praticamente tutto il giorno (un target ragionevole è di almeno 3 ore) per favorire la crescita e lo sviluppo; gli adulti dovrebbero incoraggiarli a impegnarsi in vari tipi di attività.
I bambini in età scolare e gli adolescenti(6-17 anni) dovrebbero svolgere almeno un’ora di attività fisica di intensità moderata o vigorosa al giorno, che comprenda esercizio aerobico (attività ‘cardio’ quali corsa, bicicletta, camminata a passo veloce per la maggior parte dei 60 minuti al giorno e che comprenda esercizio di intensità ‘vigorosa’ per un minimo di 3 giorni a settimana), attività per rinforzare i muscoli (attività di resistenza quali sollevare pesi o fare push-up, 3 giorni a settimana) e attività per rafforzare le ossa (almeno tre giorni a settimana dovrebbero essere dedicati ad esempio alla corsa o al saltare la corda)
Gli adultidovrebbero come principio generale muoversi quanto più possibile durante il giorno e stare meno seduti. Qualunque tipo di attività fisica è comunque meglio che niente, ma per vedere dei benefici sulla salute, il consiglio degli esperti è di fare 150- minuti (2 ore e 30 minuti - 5 ore) di attività fisica ad intensità moderata a settimana oppure da 75 minuti (1 ora e 15 minuti) a 150 minuti (2 ore e 30 minuti) di attività fisica ‘vigorosa’. L’attività aerobica dovrebbe essere ben ripartita durante tutta la settimana. Importante è anche includere attività per rafforzare i muscoli di intensità da moderata in su, che coinvolgano tutti i principali gruppi muscolari, almeno due giorni a settimana.
Gli anziani, oltre seguire le raccomandazioni di prescrizione di attività fisica degli adulti (i 150 minuti, ma solo se le loro condizioni fisiche lo consentano ovviamente), dovrebbero includere come parte del loro programma di attività fisica settimanale anche delle attività ‘multi-componente’ che comprendano quelle aerobiche, quelle per rafforzare la muscolatura e altre dedicate all’equilibrio. Possono essere considerate attività ‘multi-componente’ anche il ballo, lo yoga, il tai chi, il giardinaggio.
Gli adulti affetti da patologie croniche e con disabilità, se in grado, dovrebbero fare anche loro 150-300 minuti di attività fisica di intensità moderata a settimana oppure da 75 a 150 minuti di attività fisica ‘vigorosa’. Anche a loro viene consigliato di integrare l’attività aerobica con attività per rafforzare la muscolatura almeno due giorni a settimana. Per tutti il consiglio è di fare il possibile per evitare l’inattività.
Le donne in gravidanza e nel periodo post-partum dovrebbero fare almeno 150 minuti (2 ore e 30 minuti) di attività fisica a settimana che comprenda attività aerobica di intensità moderata.
Maria Rita Montebelli
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