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Venerdì 09 NOVEMBRE 2018
Precari atipici: completato il fabbisogno delle Asl. Ma la Regione dà lo stop al primo concorso
Sono in fase di completamento in Campania gli avvisi per chiamata diretta che consentono di chiudere l’arruolamento dei precari titolari di contratti subordinati. Resta l’incognita delle procedure che dovranno essere messe in atto per la stabilizzazione degli atipici a valere sul comma 2 della legge Madia su cui il censimento delle aziende è ormai completo.
Dopo l'emanazione, nello scorso Luglio, delle prime indicazioni in merito all'applicazione delle disposizioni in materia di stabilizzazione del personale precario per il triennio 2018.2020 presso le Aziende del Servizio sanitario della Regione Campania è stata completata la fase della raccolta dei fabbisogni di personale di ciascuna Asl e ospedale.
Si è ora in attesa del via libera ai concorsi per gli atipici a cui va il 50% dei posti disponibili come previsto dal decreto legislativo 75/2017 e dalle circolari applicative firmate dall’ex ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia. Il percorso è tuttavia ancora in salita perché si è andati ben oltre il termine previsto del 27 settembre per la comunicazione dei dati relativi alla lista dei precari e dei fabbisogni di personale.
Il censimento
Dal censimento condotto negli ultimi mesi in Asl e ospedali emerge che, in totale, si tratta di 1.335 profili di camici bianchi di varia tipologia, di cui 135 non più disponibili all’assunzione, in quanto vincitori di concorso o per altre ragioni personali. I medici sono circa 800, di cui 251 già in via di assunzione con procedure facilitate (basta un avviso pubblico) in quanto titolari di contratti subordinati che hanno subito a monte una procedura selettiva (23 profili al Pascale , 84 a Salerno, 42 a Caserta, 24 al Cardarelli e alcune altre decine altrove). Di questi ultimi 68 sono già stati arruolati nelle piante organiche del Pascale, Cardarelli, e Azienda dei Colli e altri bandi sono attivi in tutte le Asl. L’ultima a chiudere questa prima partita è stata, il 29 ottobre, l'Azienda ospedaliera universitaria Luigi Vanvitelli. Per questi profili la procedura prevede la trasformazione diretta del contratto (senza concorso e per semplice chiamata).
Gli atipici
Per gli atipici la Regione intende allineare le procedure delle varie aziende sanitarie. Tutte hanno ormai risposto all'invito regionale di consegnare il proprio fabbisogno (l’ultima in ordine di tempo è stat il Ruggi di Salerno). I profili da stabilizzare su questo binario sono in totale 945, di cui 278 alla Asl di Caserta, 243 al Pascale, 141 alla Federico II, 91 a Napoli 3 Sud, 47 all’Azienda dei colli, 24 al Cardarelli, altrettanti al Rummo di Benevento e poche altre decine nella altre aziende sanitarie. Per altri 135 profili, di cui ben 62 della Asl Napoli 3 Sud, non è stata accertata la disponibilità. Così per la Asl Napoli 1 dove manca del tutto il dato ma tra la rete del 118 e altri ospedali dell’area metropolitana si tratta di almeno un centinaio di camici bianchi. Personale comunque spesso inserito negli anelli nevralgici dell’assistenza e che coprono posizioni fondamentali per assicurare i Livelli assistenza. Per loro dovranno essere istruiti concorsi riservati fino al 50 per cento dei posti disponibili nelle piante organiche e i tempi si fanno più lunghi.
Il Ruggi manca all’appello
“La grande sfida al precariato flessibile della sanità che il Governatore aveva accolto nel comunicato del 15 luglio 2017 - la famigerata seconda fase - aggiunge Coccia dell’Associazione StaPassan - non può essere ostacolata dalle lentezze della burocrazia”. Con la circolare del 15 luglio 2015 e con la circolare del 13 luglio 2018 il Presidente della Regione Vincenzo De Luca ha avviato l’iter per la stabilizzazione di tutti i precari titolari di contratti subordinati andati finora in posto per circa mille profili.
Stop al Policlinico Federico II
L'azienda Ospedaliera Universitaria Federico II è stata la prima ad avere avviato un bando per dare inizio alla stabilizzazione dei lavoratori flessibili, ma tale avviso è stato sospeso. “Corsi e ricorsi storici - aggiunge Coccia - come il 1° dicembre 2017 quando la direzione della Salute bloccò con motivazioni vaghe la deliberazione del 27 novembre 2017 del Pascale (a soli 4 giorni dall'uscita della circolare Madia). Così anche ora (il 19 ottobre 2018 ndr ) la Regione chiede la revoca del bando per l’applicazione del comma 2 al Policlinico Federico II per un Oss. ufficialmente perché “non appare in linea con la circolare emanata nello scorso Luglio. Ci chiediamo insomma quando si partirà con questa cruciale partita per la stabilizzazione dei precari”.
“Eppure - aggiunge Antonio De Falco, segretario regionale dalla Cimo - secondo legge e disposizioni regionali, l'azienda si era mossa utilizzando concorsi che erano già stati autorizzati, tuttavia, la Direzione Salute Regionale ritiene con una motivazione alquanto lacunosa non essere in linea con gli indirizzi regionali. Siamo convinti che lo stop non sia legato all'applicazione delle norme ma ad una ragione di opportunità ovvero di far partire tutte le Aziende assieme. Ciò ci spinge a chiedere da un lato al manager del Ruggiero di fare presto e dall’altro a dichiarare non condivisibile tale orientamento, perché non si può più aspettare. Non accettiamo il principio secondo cui un lavoratore dopo oltre 10 anni di precariato debba ancora aspettare per essere stabilizzato”.
“Fra pochi giorni - conclude Coccia - anche l'ospedale di Salerno assolverà all'invio dei fabbisogni e i funzionari regionali non avranno più alcuna ragione per ritardare l'azione voluta da Governatore in concerto con le organizzazioni sindacali”.
Ettore Mautone
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