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Giovedì 08 NOVEMBRE 2018
Carenza personale in Ortopedia. Nursind scrive alla Asl: “E le aggressioni aumentano”

Il sindacato chiede provvedimenti immediati. “Nel turno pomeridiano è presente un solo medico, peraltro addetto alle consulenze del PS. Tale carenza inevitabilmente si ripercuote sull’attività personale infermieristico e sui degenti”. A creare difficoltà anche la presenza di visitatori che si trattengono arbitrariamente oltre l’orario di visita e che, riferisce il sindacato, manifestano atteggiamenti anche aggressivi. Chiesto alla Asl di potenziare il personale e di disporre la presenza di guardie armate per la defluizione, “anche coattiva”, dei visitatori.

Il Nursind Pescara, dopo avere ricevuto “numerose segnalazioni” riguardanti le condizioni di lavoro all’UO di Ortopedia, “reparto sempre sovraffollato”, scrive alla Asl per chiedere il potenziamento del personale infermieristico, OSS e medico dell’UO, “evidenziando come durante il turno pomeridiano sia necessaria la presenza di un medico per la gestione del reparto e di un medico per le gestione delle consulenze”, il rispetto delle professionalità nell’attività assistenziale e la disposizione della presenza di guardie armate “per consentire la defluizione, anche coattiva, dei visitatori che si trattengono arbitrariamente oltre l’orario di visita, allo scopo di tutelare la sicurezza e la serenità degli operatori sanitari e dei degenti ed evitare il ripetersi delle spiacevoli aggressioni denunciate”.

Pù di uno, dunque, i problemi che affliggono il reparto. A cominciare dalla carenza di personale infermieristico, OSS e medico. Ci sono, per il sindacato, “problemi di reperibilità del personale medico nel turno pomeridiano: la presenza di un solo medico, peraltro addetto alle consulenze del PS (sala gessi), risulta del tutto insufficiente a coprire anche, e contemporaneamente, le esigenze dei due reparti di Ortopedia. Tale carenza inevitabilmente si ripercuote sull’attività personale infermieristico e sui degenti”.

Non meno preoccupante il problema legato alla sicurezza e all’ordine pubblico nel turno pomeridiano, durante l’attività di somministrazione ai degenti delle terapie prescritte: “A quanto riferito accade pressoché quotidianamente che i visitatori dei degenti si intrattengano ben oltre l’orario di visita, arrecando forte disagio al personale di reparto e compromettendo la corretta esecuzione delle proprie attività, con aumento di possibilità di commettere errori (orario visita degenti ore 19/20 e orario somministrazione terapia ore 20/21). Oltre a ciò si evidenzia come i suddetti visitatori esprimano atteggiamenti non solo arroganti ma finanche aggressivi nei confronti del personale sanitario, minandone la sicurezza personale e la serenità nello svolgimento del proprio lavoro”.

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