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Mercoledì 24 OTTOBRE 2018
Progetti di vita indipendente. Ruggeri incontra i rappresentanti di Enil-Puglia

L’incontro è stato l’occasione per presentare ufficialmente la proposta di una legge regionale per la Vita Indipendente, che vedrebbe la Puglia fare da apripista a livello nazionale, essendo già peraltro una delle Regioni che in Italia finanzia più progetti di vita indipendente per disabili gravi che scelgano come obiettivo l’autonomia e l’inclusione socio-lavorativa, piuttosto che la mera assistenza

L’Assessore al Welfare della Regione Puglia, Salvatore Ruggeri, ha incontrato nella mattinata di oggi i rappresentanti della Delegazione Puglia di Enil Italia (European Network on Independent Living), guidati da Simone Marinelli, Vito Berti, Andrea Ricciardi, con diversi beneficiari dei Provi – Progetti di Vita Indipendente, finanziati dalla Regione Puglia.

L’incontro è stato l’occasione per presentare ufficialmente la proposta di una legge regionale per la Vita Indipendente, che vedrebbe la Puglia fare da apripista a livello nazionale, essendo già peraltro una delle Regioni che in Italia finanzia più progetti di vita indipendente per disabili gravi che scelgano come obiettivo l’autonomia e l’inclusione socio-lavorativa, piuttosto che la mera assistenza.

“Si tratta – ha sottolineato l’Assessore Ruggeri -  di una misura importante quanto quelle che assicurano a molte migliaia di persone di accedere ai servizi domiciliari e diurni (i buoni servizio) o integrare il reddito per il carico di cura dei pazienti assistiti a domicilio (l’Assegno di cura). Ho assicurato l’impegno mio e di tutta la Giunta a fare nostra la proposta di una legge regionale per la Vita Indipendente, e, provando a cogliere i principi cardine, ad elaborare una proposta di disegno di legge che entro l’inizio del nuovo anno, subito dopo la sessione di bilancio, porteremo all’attenzione del Consiglio Regionale”.

Già dal 2013 sono stati avviati i Provi, cresciuti numericamente di anno in anno, fino ad arrivare al 2018 con oltre 300 progetti finanziati e una spesa annua vicina ai 5 milioni di euro: di tratta di progetti integrati per il concorso alle spese per l’assistente personale, gli ausili domotici e l’accesso ad altri servizi e beni necessari per l’autonomia possibile nella vita quotidiana di persone con disabilità, giovani e adulti, che non vogliano dipendere continuativamente dai propri familiari per frequentare l’università, master e corsi professionalizzanti, per costruirsi una propria famiglia, esercitare al meglio le proprie funzioni genitoriali, coordinare o partecipare la vita di associazioni di impegno sociale e culturale.

E’ una misura ormai matura, non solo per la partecipazione responsabile di tante persone con disabilità e dei rispettivi nuclei familiari, ma anche perché in Puglia più che in altri contesti regionali la domotica sociale è parte integrante dei progetti individuali, e perché tutte le spese sono oggetto di rendicontazione, ivi incluse le spese per la remunerazione e la copertura assicurativa e/o previdenziale degli assistenti personali.

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