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Martedì 23 OTTOBRE 2018
La sovradiagnosi del Grillo parlante



Gentile direttore,
"Metà delle tac sono inutili, metà dei raggi sono inutili così come la metà delle analisi del sangue che si fanno. Siamo tutti in sovradiagnosi. Noi andiamo dal medico che è ormai un agente di turismo, e ti manda da quello e da quell'altro in una spirale di esami fino a che alla fine qualcosina ti trovano. Un uomo vecchio nell'ultimo anno della sua vita costa in farmaci quanto tutta la sua esistenza”.
 
Così il fondatore e garante del Movimento al ministro della Salute al termine della due giorni romana del 20-21 ottobre 2018 dei Cinque Stelle. Una analisi condivisibile; solo che al politico oltre che l’analisi spetta soprattutto la soluzione. Come farebbe Beppe Grillo ad evitare che il medico sia un “agente di turismo”?
 
Un’idea potrebbe essere quella di sorteggiare gli esami da far fare ai pazienti. Se si può fare con i parlamentari come ha proposto qualche tempo fa, perché non anche con i medici e gli esami diagnostici? Anzi forse sarebbe meglio una bella lotteria: al primo estratto una TAC, al secondo una ecografia, al terzo un esame del sangue.

Il problema è vero e serio, sia per il consumo inappropriato di risorse, ma soprattutto per la pericolosità per la salute de paziente. E’ tuttavia un problema complesso, nel contempo stesso culturale, scientifico, giuridico, etico, mediatico. Anche tanti soloni della medicina dicono quello che ha detto Grillo. Però non propongono soluzioni realistiche.
 
Sono Grilli parlanti che non vivono la realtà di Pinocchio di un mondo con tanti Gatti e Volpi sia tra i pazienti che tra il personale sanitario e soprattutto tra i politici. Sono anni che si parla di liste di attesa: le liste di attesa sono peggiorate. Sono anni che si parla di migliorare il Pronto Soccorso: provate ad andare in un qualsiasi Pronto Soccorso.
 
Da anni si parla di ridurre la Medicina Difensiva: il contenzioso giudiziario ed extragiudiziario è aumentato. Sono anni che si parla di abolizione dei ticket: la spesa sanitaria privata è aumentata. Da anni si parla di appropriatezza medica: si mettono in discussione i vaccini. Da anni si parla di ridurre gli sprechi nella sanità: gli sprechi sono aumentati sia in campo sanitario che extrasanitario.
 
Da anni si parla della difesa della sanità pubblica: il privato sta avanzando da ogni parte. Da anni si parla di favorire la ricerca e l’innovazione: i fondi per la ricerca sono al palo. Da anni si parla di evitare la fuga di cervelli: i cervelli continuano a scappare precipitosamente.

Tanti spiegatori affetti da diarrea verbale e stitichezza concettuale dicono che cosa fare ai medici, pronti però ad impallinarli sulla rete, giornali, televisione, aule di tribunale, ad una prima svista.

Sia il medico che il cittadino hanno la vaga impressione di essere preso per il c….

Franco Cosmi
Cardiologo
Cortona (Arezzo) 

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