quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Sabato 20 OTTOBRE 2018
Numero chiuso a Medicina. I presidenti di Corso di laurea: “Si apra dialogo per mediare tra strategie politiche e sostenibilità sistema di formazione di qualità”

Questo in sintesi quanto approvato all'unanimità dalla Conferenza Permanente dei Presidenti di Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia nella riunione che si è tenuta nei giorni 19 e 20 ottobre 2018 presso l’Università degli Studi di Salerno, a seguito della decisione da parte del Consiglio dei Ministri di avviare un percorso che porti al graduale superamento del numero chiuso per la facoltà di Medicina. LA MOZIONE

Dopo il via libera da parte del Consiglio dei Ministri ad un progressivo superamento del numero chiuso per le facoltà di Medicina, la Conferenza Permanente dei Presidenti di Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia è intervenuta sul tema approvando all'unanimità una mozione nel corso della riunione che si è tenuta nei giorni 19 e 20 ottobre 2018 presso l’Università degli Studi di Salerno.
 
Nel testo della mozione si considera come un “reale” diritto allo studio debba essere inteso come "diritto ad uno studio di qualità e utile alla formazione di figure professionali qualificate e riconosciute anche a livello sovra-nazionale con possibilità di collocamento competitivo nel mondo del lavoro nazionale e internazionale e come, di fatto, l’introduzione del 'numero programmato degli accessi', a livello locale o nazionale, riguardi oggi quasi tutti i Corsi di Studio del Sistema Universitario Italiano".
 
“Premesso che il numero chiuso è in realtà un numero di accessi programmato dalle Regioni e dal Ministero della salute, una programmazione attendibile e congrua deve tenere conto della necessaria preparazione che si richiede oggi al medico che necessita di una struttura didattica all’altezza dal punto di vista strutturale delle più moderne esigenze e dal punto di vista della qualificazione del più elevato standard scientifico e di aggiornamento culturale. Peraltro, al fine di ridurre la richiesta di accesso è opportuno collaborare con la scuola secondaria superiore per indurre i futuri candidati ad una seria ed approfondita autovalutazione vocazionale utilizzando tutti gli strumenti di orientamento e preparazione specifica, in collaborazione con le università e gli ordini dei medici, ad esempio con specifici progetti di alternanza scuola-lavoro”, spiega il Presidente della Conferenza Stefania Basili.
 
“Considerato che - ha aggiunto il Presidente della Associazione dei presidenti di Corso di laurea in Medicina Andrea Lenzi - un aumento indiscriminato dei posti per l’accesso ai Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia che non tenesse conto del reale potenziale formativo degli Atenei renderebbe impossibile il raggiungimento dei requisiti di accreditamento europei causando una immediata dequalificazione delle lauree conseguite siamo, in accordo con quanto dichiarato dalla Crui, disponibili ad aprire un dialogo con il Miur e con Il Ministero della Salute e riteniamo che la competenza della Conferenza sia indispensabile fra i – soggetti interessati – citati nel Comunicato stampa congiunto dei due Ministri del 16 ottobre”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA