quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Giovedì 18 OTTOBRE 2018
FIALS sull’emergenza-urgenza: serve chiarezza sul reclutamento del personale e i Pronto soccorso restino incardinati negli ospedali
Il sindacato ha ribadito una posizione di netta contrarietà al trasferimento delle strutture di Pronto Soccorso che devono rimanere incardinate nelle strutture ospedaliere, ma anche perché nella rete dell’emergenza-urgenza sanitaria della Regione sono ricompresi 4 Pronto Soccorso privati/ecclesiastici il cui personale è titolare di un rapporto di lavoro di diritto privato e il cui reclutamento non risponde evidentemente alla legislazione del pubblico impiego.
Nel corso dell’audizione presso la III Commissione Consiliare, la FIALS Puglia ha ribadito una posizione di netta contrarietà al trasferimento delle strutture di Pronto Soccorso, che per la loro peculiarità devono rimanere incardinate nelle strutture ospedaliere, ma anche perché nella rete dell’emergenza-urgenza sanitaria della Regione Puglia sono ricompresi n. 4 Pronto Soccorso privati/ecclesiastici (Mater Dei/CBH Spa, Osp. Cardinale Panico, Osp. F. MIULLI e Osp. Casa Sollievo della Sofferenza), il cui personale è titolare di un rapporto di lavoro di diritto privato ed il cui reclutamento non risponde evidentemente alla vigente legislazione del pubblico impiego.
E ha espresso contrarietà anche alla mancata esplicitazione nel Ddl delle modalità di reclutamento del personale e il rinvio invece a un apposito regolamento regionale, i cui contenuti sono sconosciuti, da emanarsi entro 120 giorni dall’approvazione dell’atto aziendale, cosa che lascia nell’incertezza lavorativa sia gli autisti di ambulanza, attualmente dipendenti delle Associazioni di Volontariato che i tanti medici in servizio nei PPIT e nelle postazioni 118 che hanno un rapporto di lavoro di tipo convenzionale.
“La FIALS a fronte dell’assenza di certezze sul futuro lavorativo – si legge in un comunicato del sindacato - chiede pertanto di procedere attraverso l’internalizzazione del servizio degli autisti delle postazioni 118 attraverso le società SANITASERVICE, cosa questa da tempo avvenuta nella provincia di Foggia oltre che prevedere il diritto di opzione volontaria al trasferimento presso l’AREU Puglia da parte del personale degli Enti e Aziende del SSR, con clausola che consenta il rientro presso l’attuale amministrazione di appartenenza entro dodici mesi dal trasferimento”.
Per queste ragioni, nella sua stesura attuale, il Ddl n. 157 del 2 agosto 2018 non può essere considerato secondo la FIALS “quale utile strumento alla soluzione delle molteplici criticità del Servizio di Emergenza Urgenza 118”.
La FIALS ritiene invece più opportuno che il Ddl istitutivo dell’AREU Puglia vada approvato solo a condizione che si sia fatta chiarezza sulle modalità di reclutamento del personale necessario al suo funzionamento, garantendo i tanti lavoratori del 118 pugliese e lasciando le strutture di Pronto soccorso nell’attuale e corretto incardimento negli ospedali pugliesi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA