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Martedì 16 OTTOBRE 2018
Ordine medici di Bologna apre procedimento disciplinare contro Venturi per le ambulanze con soli infermieri. L’assessore-medico: “Pizza ha passato il segno”
La delibera di Giunta con le indicazioni alle Asl sulle ambulanze non medicalizzate risale al 2016 e scatenò un aspro scontro. “Un atto amministrativo che proposi come assessore e che non ha niente a che fare con la deontologia medica”, afferma l’assessore, che si presenterà al Consiglio dell'Ordine con l'auspicio che “la ragione e il diritto prevalgano sulle divergenze politiche o, peggio, contrapposizioni personali”. Il presidente dell’Omceo, interpellato, risponde con un “no comment”
Dopo il caso vaccini, Giancarlo Pizza, presidente dell’Omceo di Bologna, torna a far parlare di sé. Stavolta per avere avviato un procedimento disciplinare nei confronti dell’assessore alla Salute dell’Emilia Romagna, Sergio Venturi, che è anche medico. La colpa di Venturi sarebbe stata quella di avere proposto, in qualità di assessore regionale, la delibera del maggio 2016 con la quale la Giunta dava indicazioni alle Aziende sanitarie sulla composizione e sulle competenze del personale sanitario sulle ambulanze. A darne notizia è lo stesso Venturi in un comunicato stampa.
“Chi mi conosce sa che non amo la polemica, perché il ruolo che ricopro, e la delicatezza della responsabilità che mi è stata affidata, sono incompatibili con il batti e ribatti delle dichiarazioni. Qui, però, si è passato il segno. Anche perché chi mi muove accuse dovrebbe avere consapevolezza della funzione istituzionale della carica che ricopre”, commenta l’assessore nella nota.
“Apprendo - spiega Venturi - che il presidente dell'Ordine dei medici di Bologna, Giancarlo Pizza, di cui pochi giorni fa è uscita una sua prefazione a un libro fortemente critico sulla legge che prevede l’obbligo vaccinale, tema sul quale la Regione Emilia-Romagna ha fatto da apripista a livello nazionale, dopo oltre due anni decide di sottopormi a un procedimento disciplinare. Il tema è la proposta che feci in Giunta per assumere un provvedimento – e sto parlando delle competenze degli infermieri e dei medici sulle ambulanze – che poi è diventato delibera formale”.
“Ma il gioco dei ruoli - sottolinea - non è un dettaglio del quale ci si possa dimenticare. Se io in Giunta faccio una proposta, mi pare ovvio che la faccio come assessore, non come medico. Se quindi l’Ordine dei medici, o dovrei dire il suo presidente, mi chiede conto di ciò, prende una decisione chiaramente illegittima, sulla quale lavoreranno i miei legali. Anche perché a un atto della Giunta ci si oppone facendo ricorso al Tribunale amministrativo, cosa mai avvenuta: come mai Pizza dopo, ripeto, oltre due anni promuove un procedimento disciplinare?”.
L’assessore comunica, quindi, di avere deciso di presentarsi nei prossimi giorni all’audizione disciplinare. “Per rispetto al Consiglio dell’Ordine dei medici di Bologna, che non è formato dal solo Pizza, e confidando che la ragione e il diritto prevalgano su divergenze politiche o, peggio, contrapposizioni personali, che dovrebbero rimanere del tutto estranee a quel consesso. Non mi voglio sottrarre al confronto – prosegue - ma c’è un problema preliminare e pregiudiziale, che chiarisce come si sia di fronte ad una evidente infondatezza e illegittimità. E vorrei aggiungere anche strumentalità, per quanto riguarda il procedimento disciplinare: mi si contesta una violazione per un atto che, lo ribadisco, non è di esercizio della professione medica ma è un atto politico-amministrativo. Chiaramente non di competenza di un organismo quale è un Ordine professionale”.
“E questo è un fatto grave - riflette Venturi - perché in questo modo il presidente Pizza sembra ignorare che la delibera regionale è un atto collegiale: se si dice che essa costituisce una violazione deontologica, si censura l’operato della intera Giunta regionale. E questo non è tollerabile, perché trascina i medici rappresentati dal loro presidente in una contesa politica. Peraltro, con la minaccia di sanzioni disciplinari all'assessore regionale, dalla sospensione fino alla radiazione, che esercita pubbliche funzioni nell'interesse generale, che quindi si trova in una posizione costituzionalmente tutelata da ingerenze indebite”.
“Vuole questo il presidente dell’Ordine di Bologna? Da medico - conclude Venturi - confidando che la ragione e il diritto prevalgano su divergenze politiche o peggio, su contrapposizioni personali, credo proprio di no”.
Sulla vicenda abbiamo contattato il presidente dell’Omceo Giancarlo Pizza, chiedendo conferma del procedimento e risposte in merito alle osservazioni fatte da Venturi nella nota. Ma Pizza, per il momento, ha deciso di non commentare alcun aspetto della vicenda né di replicare a Venturi.
Lucia Conti
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