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Martedì 16 OTTOBRE 2018
Camillianum. I medici cattolici: “Sorpresi e dispiaciuti per la chiusura. Salvaguardare diritti di studenti e docenti”
In una nota l’Associazione “auspica che la gestione venga assunta da un altro idoneo soggetto istituzionale, che salvaguardi i diritti degli studenti e dei docenti da tempo impegnati per la vitalità e la crescita dell’Istituto di Teologia Pastorale Sanitaria”.
“L’Associazione Medici Cattolici Italiani apprende con sorpresa e dispiacere la decisione dei Padri Camilliani di chiudere l’Istituto di Teologia Pastorale Sanitaria “Camillianum”.
Il “Camillianum”, voluto da San Giovanni Paolo II, da oltre 30 anni rappresenta il Centro Universitario di eccellenza per la ricerca sull’identità culturale e della professione sanitaria in senso vocazionale, anche attraverso il contributo e la valorizzazione del dialogo con le diverse confessioni religiose e con il pensiero laico.
Esprimiamo profondo rispetto verso l’istituto religioso dei Padri Camilliani che per insindacabili ragioni sono indotti a recedere repentinamente dall’impegno di conduzione diretta della prestigiosa istituzione universitaria, tuttavia, il venir meno di una così grande ricchezza di pensiero, di evangelizzazione, di missione e di testimonianza, ci induce a formulare l’auspicio che la gestione del “Camillianum” venga assunta da un altro idoneo soggetto istituzionale, che salvaguardi i diritti degli studenti e dei docenti da tempo impegnati per la vitalità e la crescita dell’Istituto.
Confidiamo nella prudente saggezza della Chiesa per una iniziativa di salvaguardia di un Istituto che ha assunto in questi 30 anni di vita un valore e un significato che hanno probabilmente travalicato anche le stesse aspettative dei Camilliani per diventare un patrimonio culturale a disposizione della Chiesa e della società civile.
Riteniamo, ancora, particolarmente alla luce del pensiero di Papa Francesco che oggi più che mai l’Istituto debba rappresentare uno strumento indispensabile per la missione della Chiesa”. E’ quanto si legge in un comunicato dell’Associazione Medici Cattolici Italiani.
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