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Venerdì 12 OTTOBRE 2018
Prato. Pediatri di famiglia in ospedale nei fine settimana

Dal 13 ottobre attivo il nuovo servizio Acap (Ambulatorio della continuità assistenziale pediatrica). All’iniziativa hanno aderito 20 su 33 pediatri del territorio, che saranno supportati da un infermiere. Per il sindaco Biffoni “una risposta alla necessità di attivare la guardia medica pediatrica nel fine settimana quando spesso i genitori non sanno a chi rivolgersi se non al pronto soccorso, magari in modo improprio”.

Da questo week end sarà operativo, a Prato, il nuovo servizio di continuità assistenziale pediatrica Acap. A partire da sabato 13 ottobre all’ospedale Santo Stefano sarà a disposizione un ambulatorio dedicato ai piccoli pazienti che hanno necessità di visite non urgenti.

Grazie all’Accordo sottoscritto dalla Fimp – spiega la Ausl Toscana Centro in una nota - il nuovo servizio già presente nei territori di Firenze, Pistoia ed Empoli sarà operativo anche a Prato. Sono oltre la metà i pediatri di famiglia che hanno aderito all’Accordo: 20 su 33, saranno supportati da un infermiere che svolgerà funzioni di accoglienza ed assistenza”.

“Siamo contenti di questo importante servizio per i bambini e le famiglie -, commenta Matteo Biffoni, Sindaco di Prato -, una risposta alla necessità di attivare la guardia medica pediatrica nel fine settimana quando spesso i genitori non sanno a chi rivolgersi in caso di necessità se non al pronto soccorso, magari in modo improprio. Da sindaco e da genitore sono certo che sia un servizio estremamente utile per il nostro territorio”.
 
L’ambulatorio Acap è collocato al Poliambulatorio dell’ ospedale Santo Stefano – piano terra (area pediatrica).

Orari apertura: il sabato e prefestivi: dalle ore 16.30 alle 19.30; la domenica e festivi dalle 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.30 .
L’accesso al servizio avviene attraverso il triage del Pronto Soccorso. I bambini con codici non urgenti saranno indirizzati all’ambulatorio Acap il cui percorso è segnalato da apposita cartellonistica.

“Il servizio di continuità assistenziale Acap – evidenzia l’Ausl - , grazie alla collaborazione ed alla condivisione di strategie e progetti tra pediatri ospedalieri e di famiglia, è uno strumento essenziale per migliorare i servizi a favore dei bambini, l’integrazione ospedale-territorio e garantire un appropriato utilizzo del Pronto Soccorso”. Questo anche considerato che il Pronto Soccorso Pediatrico del Santo Stefano, come riferisce l’Ausl, registra un numero di accessi “molto superiore a quello indicato dalla Legge Regionale come soglia minima per attivare iniziative specifiche”. In particolare, negli ultimi due anni al Pronto Soccorso pediatrico si sono registrati 17.512 accessi nel 2016 e 18.139 nel 2017 con picchi nei fine settimana in cui gli accessi risultano superiori in numero assoluto rispetto a tutti gli altri giorni.

Le urgenze minori (codici azzurri) rappresentano oltre un terzo degli accessi totali nel fine settimana, rispettivamente il 38% nel 2016 e il 35,8% nel 2017.

Per quanto riguarda i codici verdi (urgenze differibili) rappresentano oltre la metà di tutti gli accessi pediatrici: il 55,7% nel 2016 e il 59,3% nel 2017, con un picco elevato nel fine settimana.

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