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Martedì 25 SETTEMBRE 2018
Liste d’attesa, violenza e autonomie regionali. Anelli (Omceo Bari) chiede a Emiliano una convocazione d’urgenza del Consiglio sanitario regionale
“È importante che su temi così urgenti che investono il sistema sanitario i medici vengano coinvolti e possano dare il proprio contributo alla governance regionale in nome di quel principio di partecipazione che è uno dei valori promossi dalla Regione e per il quale il sistema pugliese si distingue a livello nazionale”. Così Filippo Anelli, in qualità di Presidente dell'Omceo barese
Filippo Anelli, in qualità di Presidente dell’Ordine dei medici di Bari ha inviato al Presidente Emiliano, nella sua veste di Assessore alla Sanità una richiesta di convocazione urgente del Consiglio Sanitario Regionale della Puglia. L’Omceo ha richiesto di inserire all’ordine dei giorno della seduta il tema delle liste d’attesa e delle due proposte di leggePellegrino e Amati che verranno a breve discusse in seno al Consiglio regionale.
Inoltre, l’incontro vuole essere occasione per discutere di un altro argomento cruciale per la Sanità pugliese, come il ripetersi di episodi di violenza ai danni degli operatori sanitari che è stato al centro della recente Giornata contro la violenza organizzata a Bari dall’Ordine in collaborazione con la Federazione nazionale.
Infine, i medici vogliono portare in seno al Consiglio Sanitario Regionale le proprie preoccupazioni in merito alle richieste di maggiore autonomia su diverse materie che alcune regioni hanno già presentato al Ministero in base all’articolo 116 della Costituzione e che investirebbero anche la Sanità. Provengono da regioni come Veneto, Emilia Romagna e Lombardia e rischiano di scardinare il sistema sanitario regionale con gravissime ricadute su regioni come la Puglia.
“È importante che su temi così urgenti che investono il sistema sanitario i medici vengano coinvolti e possano dare il proprio contributo alla governance regionale - commenta Anelli - in nome di quel principio di partecipazione che è uno dei valori promossi dalla Regione e per il quale il sistema pugliese si distingue a livello nazionale”.
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