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Giovedì 15 DICEMBRE 2011
Liberalizzazione farmaci. Federfarma “No alle serrate, ma servono azioni sindacali incisive”

Per Federfarma Varese l’emendamento alla liberalizzazione dei farmaci del decreto anticrisi è “solo una temporanea tregua”. Appello a Federfarma Nazionale e a tutte le organizzazioni di categoria per produrre “in tempi brevissimi” un documento propositivo per il riordino del sistema farmaceutico.

“Federfarma Varese considera la situazione creata con il Decreto ‘Salva Italia’ di straordinaria gravità e la conclusione, seppur positiva, solo una temporanea tregua della quale approfittare per mettere a punto una riforma più sostanziale che metta al riparo i titolari di farmacia da continui attacchi con insostenibile pressione psicologica e situazione di stress incompatibile con un sereno approccio al quotidiano esercizio della professione”. Lo scrive il Consiglio Direttivo della sezione provinciale del sindacato dei titolari di farmacia, che riunitosi il 13 dicembre, ha deciso di esprimere pubblicamente il “disagio della categoria” e le proposte emerse nel corso della discussione.

In particolare il Consiglio ha deliberato “di manifestare con ogni mezzo possibile il disagio della categoria che si trova, praticamente ogni mese, ad affrontare situazioni di crisi, anche molto gravi, che mettono in pericolo la sopravvivenza stessa delle Farmacie, in particolare quelle rurali, ed il futuro per tutto il sistema farmaceutico”.

Federfarma Varese si dice quindi “disponibile a qualsiasi forma di mobilitazione sindacale e di iniziative di contrapposizione alle misure governative ma di essere contrari a misure, come quelle della serrata delle Farmacie, che avrebbero impatto mediatico negativo” e richiede “un immediato e decisivo intervento sulle strutture dirigenziali e sindacali affinché vengano dichiarate e regolamentate le incompatibilità tra l’appartenenza alle strutture sindacali e la titolarità diretta o per interposizione di società, parenti, congiunti o affini di parafarmacie o di altre attività che possano contrastare quella delle Farmacie o danneggiarla, come ad esempio, l’attività di grossista ai fini di esportazione parallela: Federfarma non deve dimenticare di essere il sindacato delle farmacie”.

Federfarma Varese invita quindi “Federfarma Nazionale, di concerto con tutte le altre
organizzazioni di categoria (Fofi, Utifar, Federfarma Servizi, Federfarma.Co, Assofarm) a produrre in tempi brevissimi un documento propositivo per il riordino del sistema farmaceutico territoriale con salvaguardia dei principi basilari, che sono garanzia della qualità del lavoro delle Farmacie e con apertura verso forme di liberalizzazione e modernizzazione che non stravolgano il settore; tale documento dovrebbe essere elaborato rapidamente basandosi sui punti fondamentali della DDL 863 (Tomassini–Gasparri) arricchito e validato dal contributo e dall’esame tecnico di un ente di consulenza riconosciuto a livello nazionale ed europeo (ad esempio: Università Bocconi o Studio Ambrosetti)”. Ed invita Federfarma Nazionale “a rinnovare e rafforzare immediatamente il Centro Studi con l’inserimento delle persone che abbiano dimostrato di conoscere meglio il sistema farmacia e di avere proposte concrete da portare avanti, indipendentemente dalla loro collocazione all’interno di Federfarma stessa”.
 

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