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Venerdì 21 SETTEMBRE 2018
Selezione dei coordinatori infermieristici. Dubbi dei 5 Stelle sulla riapertura del concorso nella Asl 1. Tordera risponde

Il consigliere Ranieri contesta la riapertura di un avviso del 2012. “L'iter è stato avviato sulle esigenze di 6 anni fa, ma ad oggi non sappiamo se le esigenze della Asl siano mutate o siano rimaste le stesse e non ci risulta che siano state avviate verifiche in merito”. Il Dg risponde: "”Riaprire i termini avrebbe comportato un forte allungamento dei tempi di espletamento dell’iter che sarebbe stato in contrasto con la necessità di colmare al più presto i vuoti d’organico”.

Dubbi da parte del Movimento 5 Stelle sulla decisione della Asl 1 di riparire la procedura concorsuale del 2012 per la selezione dei coordinatori infermieristici che avrebbero dovuto coprire le esigenze dei presidi di Avezzano-Sulmona-Castel di Sangro. Una riapertura che, per il consigliere regionale Gianluca Ranieri, non ha “alcuna logica se non, forse, quella del consenso elettorale, visto che il bando si riavvia solo dopo l'elezione a senatore del presidente D'Alfonso e quindi a seguito della certezza di imminenti elezioni”.

“Era il 2012 – ricostruisce Ranieri - quando l'allora Direttore Generale Giancarlo Silveri fece pubblicare l'avviso per la selezione di 20 coordinatori infermieristici nella Asl dell'Aquila. Si procede nel nominare la commissione tecnica per la successiva selezione ma, improvvisamente, il 'concorso' si blocca. Tutto fermo, nonostante varie proteste sindacali, fin quando ad aprile di quest'anno la UIL scrive a Tordera e, magicamente, l'iter riparte da dove si era fermato. Tordera scrive alla Presidente della commissione, inviando contestualmente la nota della UIL e chiedendo di concludere la selezione. La Presidente fa pubblicare un avviso, peraltro privo di data e quindi potenzialmente non valido, con il quale si fissa per lo scorso 18 settembre l'estrazione della lettera dalla quale iniziare i colloqui per la selezione”.

“Nel frattempo – precisa Ranieri - mancando le nomine da parte della ASL, ciascun presidio ha provveduto in autonomia ad assegnare le funzioni di coordinamento infermieristico a dei facenti funzione, scelti dai unilateralmente dai primari a cui la ASL, dopo numerosi ricorsi, è stata costretta a riconoscere l'integrazione economica dovuta al ruolo nei fatti ricoperto”.

“L'iter iniziato nel 2012 – incalza l'esponente del M5S - è stato avviato sulle esigenze di 6 anni fa, ma ad oggi non sappiamo se le esigenze della Asl siano mutate o siano rimaste le stesse e non ci risulta che siano state avviate verifiche in merito. Inoltre nel corso di questi 6 anni, altri dipendenti hanno potuto acquisire i requisiti necessari per partecipare all'avviso. Se la ASL dovesse continuare su questa strada potrebbe quindi esporsi ad ulteriori contenziosi da parte di quei soggetti che non hanno potuto partecipare. Si tenga presente che la figura di coordinatore, indispensabile per una corretta gestione del collegamento tra le necessità organizzative e le esigenze clinico-assistenziali, ha una durata di minimo 3 anni fino ad un massimo di 5”.

“Crediamo - afferma Ranieri - che sia il caso di riaprire il bando offrendo a tutti coloro che ne hanno titolo la possibilità di proporre la propria candidatura. Ovviamente qui non si tratta di assumere nessuno, perché a tale selezione può partecipare solo il personale sanitario non medico già in forza presso i presidi a cui si riferisce l'avviso stesso. Alla luce di queste riflessioni ci chiediamo se Todera sia ancora disposto a continuare sulla strada intrapresa. Sarebbe invece il caso - conclude Ranieri - che in merito a questa questione si aprisse un sereno confronto, che coinvolga le parti sindacali e i dipendenti, confronto al quale saremmo ben lieti di offrire un fattivo contributo”.

A dare risposte al consigliere 5 Stelle è il Manager della Asl, Rinaldo Tordera. “Si tratta di una procedura riavviata già negli anni scorsi per la quale l’azienda ha profuso un impegno costante al fine di portarla avanti  per colmare le lacune di personale, far funzionare meglio i reparti e organizzare in modo più efficace il lavoro all’interno degli ospedali”, spiega Tordera.

“Tale procedura – prosegue - era rimasta al palo nel 2012, durante la precedente gestione, e per questo abbiamo dovuto riavviarla, intervenendo di volta in volta per superare e risolvere ripetuti contrattempi. Tali contrattempi non sono imputabili alla nostra volontà perché sono stati determinati dalla necessità di sostituire, di volta in volta, i componenti dimissionari della commissione esaminatrice. Per nominare i sostituti è stato necessario adottare le procedure amministrative e attuarle nel rispetto dei tempi tecnici”.

Tordera poi evidenzia come “ogni volta che ce n’è stata la necessità siamo intervenuti tempestivamente per mandare avanti l’iter fino a quando, nell’anno corrente, siamo riusciti a riattivare definitivamente la procedura e a rimetterla utilmente in moto”.

“Abbiamo scelto di riprendere la procedura del 2012 e di non riaprire i termini – conclude - perché ciò avrebbe comportato un forte allungamento dei tempi di espletamento dell’iter che sarebbe stato in contrasto con la necessità di colmare al più presto i vuoti d’organico degli ospedali di Sulmona, Castel di Sangro e Avezzano”.

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