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Martedì 18 SETTEMBRE 2018
Al via progetto ‘A scuola con le Istituzioni”. Obiettivo formare ‘influencer’ per la salute
Presentato il progetto ideato da Ipacs (Institutional & Public Coaching Services) che ha come obiettivo l’empowerment dei cittadini. Il Piano si propone di applicare su piccoli gruppi di pazienti familiari e sanitari, un approccio mirato al progetto di vita attraverso un pacchetto integrato di coaching.
Tutti a scuola con le Istituzioni, per implementare il nuovo Sistema Salute introdotto dal Piano Nazionale Cronicità. L’ambizioso progetto, messo in cantiere da Ipacs (Institutional & Public Coaching Services) nasce dal doppio evento istituzionale del 12 luglio e 12 settembre, patrocinato dal Ministero della Salute, durante il quale è stata fatta esperienza, nei laboratori paralleli, di come all’interno del Piano Cronicità si debba implementare l’Empowerment in ambito socio-sanitario.
I laboratori del 12 settembre sono stati sia una ricognizione dello stato dell’arte sugli strumenti attuali di empowerment sia un laboratorio di sperimentazione di strumenti nuovi per migliorare le conoscenze, la consapevolezza, la responsabilità e motivazione di tutti gli attori del sistema. E’ stato applicato un approccio misto quali/quantitativo per comprendere, con la giusta lente, la realtà complessa e mettersi nelle condizioni di prevedere, partendo dal territorio, le azioni di empowerment da realizzare.
“Per rispondere alla eterogeneità dei bisogni” sintetizza la Dott.ssa Mia Scotti, progettista del Comitato Tecnico Aree Interne-Invitalia “occorre superare le divisioni verticali tra competenze, conoscenze e settori, lavorando in maniera multidisciplinare. Con flessibilità. Nell’attuazione progettuale, è necessario, per l’efficacia del progetto stesso, anticipare la possibilità di essere capaci di prevedere tutto”.
Ambiziosa è l’idea di rendere i cittadini e gli operatori sanitario dei veri e propri ‘influencer’ su salute e stili di vita positivi. Il nuovo progetto dal titolo ‘A scuola con le istituzioni’ si propone di applicare su piccoli gruppi di pazienti familiari e sanitari, un approccio mirato al progetto di vita attraverso un pacchetto integrato di coaching. Il coaching secondo ICF (International Coaching Federation) ‘è quella partnership tra due persone che attraverso un processo creativo stimola la riflessione e consente di sviluppare il potenziale individuale’.
Le sessioni di coaching non saranno dedicate esclusivamente a pazienti e familiari o cittadini ma comprenderanno il personale socio-sanitario dedicato alle cure. Siamo abituati a pensare a queste due categorie come a ruoli diversi, ma anche sviluppare le capacità dei sanitari significa agire sulle persone. Varie ricerche infatti hanno dimostrato che aiutare il personale a sviluppare le proprie capacità e competenze migliora la qualità dell’assistenza e ricade positivamente sui pazienti. Per questo il nuovo progetto voluto da Francesca Cioffi fondatrice di i PACS sarà il laboratorio di una ricerca economica e sociale sui cittadini, familiari e team multispecialistico.
“La ricerca scientifica sullo sviluppo di competenze dei pazienti e familiari oltre che del team dei professionisti e della comunità è ancora ad uno stato embrionale ecco perché abbiamo deciso di raccogliere i dati degli interventi di coaching e di metterli a disposizione della comunità” spiega la Dott.ssa Francesca Cioffi, ideatrice di IPACS che prosegue: “Nel progetto saranno coinvolte anche le associazioni di pazienti e categoria coinvolte nell’Empowerment che potranno accedere a quattro giornate di mentoring e di group coaching proprio per la modalità ideale di trasferimento di informazioni e competenze che avvengono nei gruppi di pari. Vogliamo valutare come e quanto l’intervento di coaching contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di sistema,come l’aderenza alle terapie, la riduzione degli accessi al pronto soccorso evitabili, il miglioramento dell’accettazione della malattia del paziente, il riposizionamento delle priorità da parte del sistema sanitario. L’obiettivo è creare una comunità competente e rendere l’empowerment del cittadino uno strumento di governo”.
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