quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 18 SETTEMBRE 2018
Controlli Nas in tutta Italia. Dagli allevamenti ai farmaci online

A Palermo sequestrate 30mila bottiglie di acqua minerale esposte direttamente ai raggi solari. A Cremona 400mila galline ovaiole erano tenute in stato di maltrattamento, prive di trespolo per il riposo diurno/notturno, nido per la deposizione uova, lettiera e dispositivi per accorciare le unghie. A Parma integratori con farmaci  utilizzati per i disturbi della sfera sessuale

Il Nas di Palermo, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri territoriale, ha proceduto al sequestro di oltre 30mila bottiglie di acqua minerale. Queste bottigliere erano state stoccate in un’area recintata ove erano esposte direttamente ai raggi solari, senza alcun riparo dalla luce e dagli altri agenti atmosferici, ad una temperatura ambientale di circa 30 gradi. Il legale responsabile della ditta di rivendita di acque minerali è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo. Il valore del sequestro è di 30mila euro.
 
Il Nas di Cremona, insieme all’Azienda Territoriale Sanitaria Valpadana, ha effettuato un’ispezione presso un allevamento di galline ovaiole della provincia di Mantova. Nel corso degli accertamenti, gli operatori hanno constatato che i tre contitolari dell’azienda non avevano ottemperato alla normativa che impone l’adeguamento/modifica delle gabbie (trespolo per il riposo diurno/notturno, nido per la deposizione uova, lettiera e dispositivi per accorciare le unghie), procurando di conseguenza gravi sofferenze agli animali.
L’intero allevamento, costituito da circa 400mila galline e dal valore di oltre due milione di euro, e le 130mila uova che erano state deposte al suo interno, sono stati sottoposti a sequestro. L’autorità sanitaria, inoltre, ha emesso ordinanza di immediata rimozione degli animali, con contestuale distruzione delle uova. I tre contitolari della società agricola sono stati denunciati per maltrattamento di animali.
 
Continuano poi gli accertamenti degli investigatori del Nas sulle piattaforme per il commercio online. A Firenze hanno segnalato all’Autorità Amministrativa il titolare di una parafarmacia emiliana per aver posto in vendita sul web diversi farmaci omeopatici su un sito diverso da quello per cui era stato autorizzato. I Carabinieri hanno contestato nei confronti del farmacista sanzioni amministrative per un valore complessivo superiore ai 5mila euro.
 
In Italia la vendita dei farmaci online è regolata sia da un Decreto Legislativo che da diverse circolari emanate dal Ministero della Salute. Tra i presupposti sanciti dalla normativa è previsto l’obbligo, per gli esercizi che vogliono vendere farmaci online, di chiedere un’autorizzazione alle autorità competenti comunicando l’indirizzo del sito su cui intendono esercitare l’attività.
 
Il Nas di Parma, a seguito dei risultati di alcuni campioni eseguiti su della merce in vendita presso un’erboristeria emiliana, ha denunciato i titolari di due esercizi commerciali specializzati nella produzione di integratori. Le analisi di laboratorio, infatti, hanno dimostrato che i prodotti contenevano dei farmaci utilizzati per i disturbi della sfera sessuale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA