quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Venerdì 14 SETTEMBRE 2018
“Generiamo il futuro”. Si apre a Siena la due giorni sulla Scienze della vita
Ad aprire i lavori l’assessore alla Salute Stefania Saccardi: “Vogliamo provare a guidare la trasformazione, non aspettare passivamente gli eventi”, ha detto, evidenziando “la necessità sempre maggiore di aumentare e migliorare la presa in carico delle persone. Tutto questo ci chiede di modificare continuamente la nostra organizzazione, per continuare a garantire una sanità universale, innovativa, sostenibile, e rendere compatibile lo sviluppo con la sostenibilità del sistema”.
“Questo di stamani qui a Siena è un incontro molto importante. Ed è stato scelto un bel claim: Generiamo il futuro. Vuol dire che vogliamo provare a guidare la trasformazione, non aspettare passivamente gli eventi. Stiamo vivendo un cambiamento molto forte dal punto di vista epidemiologico e tecnologico. C’è una necessità sempre maggiore di aumentare e migliorare la presa in carico delle persone. Tutto questo ci chiede di modificare continuamente la nostra organizzazione, per continuare a garantire una sanità universale, innovativa, sostenibile, e rendere compatibile lo sviluppo con la sostenibilità del sistema”.
Questo il saluto che l’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi ha rivolto stamani ai partecipanti alla Conferenza “Generiamo il futuro”, sulla ricerca nelle scienze della vita in Toscana, che si tiene oggi e domani a Siena al Polo didattico Mattioli (alcune sessioni si terranno al complesso museale Santa Maria delle Scotte), organizzata da Regione Toscana e Fondazione Toscana Life Sciences.
La conferenza è stata aperta da un videomessaggio del presidente Enrico Rossi, che ha mandato un saluto a tutti i partecipanti, ricordando che negli ultimi anni il settore delle scienze della vita ha rappresentato per la Toscana un’eccellenza a livello di ricerca, investimenti, crescita occupazionale, e che la Toscana, dopo Lombardia e Lazio, è la terza realtà nazionale, grazie sia alla qualità delle Università e del servizio sanitario regionale, sia alle capacità del mondo imprenditoriale, dalle startup, agli spinoff, alle Pmi, alle multinazionali.
“La Toscana ha un patrimonio straordinario - ha sottolineato anche l’assessore Saccardi - Oltre alle Università, vere e proprie eccellenze, abbiamo una straordinaria industria innovativa, sia nel settore del farmaco che delle tecnologie informatiche. Un’amministrazione intelligente mette tutto in sinergia, per alimentare e migliorare tutto questo. Toscana Life Sciences, sapientemente guidata da Fabrizio Landi, è stata un’intuizione straordinaria, capace di mettere in relazione questi mondi, clinica e ricerca, coordinando pubblico e privato. la sfida del futuro si vince costruendo punti, collegamenti, creando sinergie e collaborazioni”.
“Dal 2010 ad oggi - ha ricordato Saccardi - l’assessorato al diritto alla salute ha finanziato 277 progetti di ricerca, per un totale di circa 118 milioni, finanziamenti provenienti da UE, Stato e Regione. Sta uscendo ora il nuovo bando Ricerca Salute 2018, con una dotazione di 22 milioni e mezzo, destinato alla ricerca nel sistema sanitario regionale. Tutto questo ci consente di sostenere startup, garantire che le idee e tutto ciò che si sviluppa dentro queste strutture sia protetto attraverso un apposito ufficio brevetti, perché tutto quanto si genera non vada disperso, ma diventi patrimonio comune”.
“Questo - ha concluso l’assessore - significa anche tenere le aziende su questo territorio, far sì che non se ne vadano, valorizzare le eccellenze. Abbiamo qui sul nostro territorio un’eccellenza nel campo dei vaccini, martedì scorso il Consiglio regionale ha approvato una legge sulle vaccinazioni, non solo per regolamentarle, ma anche per dire che la Toscana sta dalla parte della scienza. La sanità è anche investimento, occupazione, crescita, produzione di valore”.
All’evento ha partecipato anche la vicepresidente e assessore a cultura, università e ricerca Monica Barni. “Nel campo delle scienze della vita, così come in altri contesti tecnico-scientifici, le politiche regionali per l’alta formazione cercano non soltanto di facilitare un più ampio accesso dei giovani all’istruzione universitaria attraverso specifiche azioni di orientamento e supporto economico, ma anche di favorire la formazione di competenze di alto profilo che possano poi trovare collocazione in ambiti strategici del sistema economico-produttivo regionale, rafforzandone la competitività”, ha detto.
“Per raggiungere questi obiettivi - ha proseguito - la Regione si avvale di una serie di strumenti attraverso i quali si propone di intervenire lungo tutta la filiera della formazione universitaria, agendo “a monte”, in uscita dai percorsi di istruzione secondaria superiore, “in itinere”, con interventi volti a favorire una maggior adesione dell’offerta universitaria ai fabbisogni emergenti del sistema produttivo, e “a valle”, per migliorare il grado di occupabilita’ degli studenti e dei ricercatori universitari, e per accrescere il trasferimento dei risultati delle attività di ricerca condotte in questo ambito verso il mondo produttivo”.
Tre, ha chiarito Monica Barni, i principi conduttori delle politiche regionali per alta formazione e ricerca: “Il primo sta proprio nell’assumere lo stesso concetto di filiera come base di una visione strategica che deve collegare tra di loro i diversi punti del sistema, stabilendo connessioni tali da favorire reciproche sinergie. Il secondo cardine è quello di assicurare la coerenza dei diversi interventi rispetto agli assi strategici che sono alla base dei programmi regionali di sviluppo. Il terzo principio è quello dell’interlocuzione con tutti gli attori della ricerca e dell’innovazione per una governance condivisa”.
Tra il 2014 e il 2017, le borse Pegaso assegnate su tematiche riconducibil alle Life Sciences sono state complessivamente 81, per un importo finanziato di 4,4 milioni di euro, il 30% delle borse assegnate e degli importi finanziati nel corso dello stesso periodo. Altri progetti sono stati finanziati per quasi 3 milioni, attivando investimenti pari a circa 4 milioni e mezzo di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA