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Mercoledì 12 SETTEMBRE 2018
Pfas. Bottacin scrive al Ministro Costa: “Ribadiamo richiesta di incontro”

Ritenevo prioritario, e continuo a ritenerlo, un incontro tra i soggetti istituzionalmente deputati a seguire la materia Pfas così da approfondire le varie questioni aperte e che già avevo, seppur sommariamente, evidenziato nel dossier inviato in giugno”. Queste le parole dell’Assessore regionale all’Ambiente del Veneto Gianpaolo Bottacin al Ministro all'Ambiente Sergio Costa

Dopo aver appreso dalla stampa dell’incontro in materia di Pfas tenutosi ieri a Roma con alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle e anche comitati e associazioni ambientaliste, l’Assessore regionale all’Ambiente del Veneto Gianpaolo Bottacin stamani ha scritto una nuova nota al Ministro Sergio Costa in cui, ribadendo l’opportunità di lavorare assieme, ha ricordato anche il dossier che come Regione gli aveva mandato immediatamente dopo il suo insediamento e le due richieste di incontro già formulate.

“La tematica ambientale - spiega Bottacin -, in particolare quella relativa ai Pfas, è alquanto delicata e per questo ho rinnovato al Ministro Costa la mia disponibilità a fare squadra tra istituzioni”.

“D’altro canto - ha proseguito l'Assessore -, nel mio ruolo istituzionale di referente per l’ambiente della Regione Veneto, sto seguendo in prima persona la questione Pfas da anni e il Veneto è stata l'unica Regione d'Italia ad attivarsi immediatamente dopo che uno studio del Cnr del 2013 per la prima volta aveva segnalato la presenza di tali sostanze in varie parti del Paese. Un’attenzione particolare e una prontezza d’azione, quella messa in campo dal Veneto, che ci ha portato a ricevere gli elogi da parte dell'OMS e ha reso l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Veneto il riferimento nazionale sui Pfas per tutte le Arpa”, ha fatto presente Bottacin nella missiva”.

“Per questo ritenevo prioritario, e continuo a ritenerlo – ha concluso Bottacin -, un incontro tra i soggetti istituzionalmente deputati a seguire la materia Pfas così da approfondire le varie questioni aperte e che già avevo, seppur sommariamente, evidenziato nel dossier inviato in giugno”.

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