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09 SETTEMBRE 2018
Bono (M5S): “Bene aggiunta di Anaao a ricorso Smi dopo delibera Pd che accorda al privato le ricette”
"La delibera è da ritirare immediatamente, in quanto non vediamo modifiche possibili. O si da la ricetta ai privati o non la si da. D'altronde ci pare chiaro il percorso di una maggioranza sempre più in crisi di consensi e di idee: provare a fare il giro, cappello in mano, delle principali lobbies nazionali e regionali. Percorso che solo il M5S, libero da qualunque forma di connessione politica o finanziaria, può provare ad ostacolare". Così il Capogruppo M5S Piemonte.
"Accogliamo favorevolemnte la notizia dell'aggiunta del sindacato dei medici ospedalieri Anaao al ricorso di Smi contro la delibera della Giunta Chiamparino che, dietro la pretesa di favorire i pazienti, in realtà favorisce solo i privati ed indebolisce ulteriormente la medicina territoriale. Riteniamo infatti che il patient manager sia e debba essere il medico di famiglia, colui che deve tenere le fila delle diagnosi e delle terapie del proprio assistito, seguito in maniera continuativa in un'ottica di medicina di iniziativa". Questo il commento di Davide Bono, Capogruppo M5S Piemonte e vicepresidente commissione Sanità Regionale.
"Il ragionamento della Giunta - prosegue - è infatti del tutto lacunoso ed arbitrario: da un lato afferma che la medicina territoriale è fondamentale per decongestionare gli ospedali e ridurre la spesa sanitaria, dall'altra invece ritiene che il passaggio prescrittivo presso i medici di base sia un orpello inutile e che appesantisce la quotidianità dei pazienti. E per risolvere gli eventuali problemi, non si muove in una direzione di messa in rete e condivisione delle prescrizioni (siano medici ospedalieri pubblici o della sanità privata), bensì nella soppressione del ruolo del medico territoriale. Che spesso, oltre ad un ruolo prettamente sanitario, ha anche un ruolo assistenziale nello spiegare la tipologia di esame prescritto, il potenziale rischio, l'utilità e la necessarietà dello stesso. Cosa che spesso non viene fatta dai medici ospedalieri o privati per carenza di tempo o per mancanza di quell'unicum che è il rapporto fiduciario medico-paziente tipico della medicina di famiglia".
"La delibera è da ritirare immediatamente, in quanto non vediamo modifiche possibili. O si da la ricetta ai privati o non la si da. D'altronde ci pare chiaro il percorso di una maggioranza sempre più in crisi di consensi e di idee: provare a fare il giro, cappello in mano, delle principali lobbies nazionali e regionali. Percorso che solo il M5S, libero da qualunque forma di connessione politica o finanziaria, può provare ad ostacolare", conclude Bono.
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