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Martedì 13 DICEMBRE 2011
Un convegno all'Iss su com’è cambiato l'approccio al paziente
Una giornata di confronto per ragionare di tutto quello che sta mettendo in discussione il paradigma della medicina: le nuove domande dei pazienti/esigenti, i limiti economici, i nodi etici. Secondo Ivan Cavicchi, che introdurrà i lavori, “occorre ripensare il modo di conoscere il malato”.
“Occorre ripensare il modo di conoscere il malato oggi, tra limiti economici e diritti in crisi”. Ivan Cavicchi sintetizza così le ragioni del Convegno organizzato domani a Roma dall’Istituto Superiore di Sanità e dedicato alla Complessità emergente in medicina: la centralità della persona nelle frontiere etiche e scientifiche.
“Finora – spiega ancora il sociologo della medicina – si è pensato alle politiche sanitarie, guardando all’organizzazione dei sistemi, ai loro costi. È ora di guardare l’altra faccia della luna, la medicina”. Anche perché i cambiamenti in atto sono di una tale portata da imporre un ripensamento radicale e non superficiale: la grande crisi economica e dei rapporti sociali, da una parte, e la trasformazione dell’atteggiamento dei “pazienti” nei confronti della medicina e dei medici spingono in questa direzione, altrimenti si producono criticità che hanno riflessi concreti gravi. “Ripensare il modo di conoscere il malato – sintetizza Cavicchi – non è più solo un problema di scienza, perché se lo conosci male ti costa di più e se lo conosci senza sviluppare un rapporto di relazione può trascinarti in tribunale.
Molti i relatori che parteciperanno al Convegno, che si terrà nella mattinata di domani nella sede dell’Iss. Dopo il presidente dell’Iss Enrico Garaci, prenderanno la parola Ivan Cavicchi, Victor Tambone, Claudio Cricelli, Carlo Petrini, Patrizia Popoli, Giuseppe Remuzzi, Lucio Crinò, Stefano Vella e Rosaria Iardino.
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