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Giovedì 02 AGOSTO 2018
Carenza personale. Nursind torna all’attacco: “500 operatori non assunti tra il 2017 e il 2018”. Ma Saitta replica: “Regione sta assumendo. Basta diffondere dati non veri”
Per il sindacato “i dati della Regione Piemonte” parlano chiaro: “gli infermieri assunti tra il 2017 e il 2018 sono stati 628 contro 978 cessazioni; 2246 cessazioni di personale in totale nel 2017, contro 1909 assunzioni; 1281 cessazioni nel 2018, contro 1184 assunzioni”. Per il Nursind “Saitta dovrebbe scusarsi con gli infermieri che hanno pagato maggiormente la politica dei tagli sul personale”. Numeri smentiti però in serata dall'Assessore alla Sanità.
Dopo la polemiche dei giorni precedenti e la lettera inviata al Ministro della Sanità Giulia Grillo, il Nursind Piemonte torna all'attacco dell'Assessore alla Salute Antonio Saitta per le “mancate assunzioni: 500 assunzioni in meno tra il 2017 e il primo semestre 2018, delle quali 350 riguardano gli infermieri piemontesi”, denuncia il sindacato.
“Purtroppo per gli operatori della Sanità piemontese, avevamo ragione, nonostante la regione ci abbia accusato di strumentalizzare e di non fare gli interessi dei lavoratori”, afferma in una nota il coordinatore regionale Francesco Coppolella sostenendo che a parlare chiaro sono “i dati della Regione Piemonte”.
Questi i numeri: “628 infermieri assunti tra il 2017 e 2018, contro i 978 infermieri cessati nello stesso periodo; 2246 cessazioni in totale nel 2017, contro 1909 assunzioni; 1281 cessazioni nel 2018, contro 1184 assunzioni. In pratica un delta di circa 500 operatori non assunti, che equivalgono circa a 20 milioni di euro. E non si conosce il dato del 2016, che come già detto, ha visto un risparmio di ulteriori 18 milioni di euro”.
“All'Assessore che ci ha accusati di non fare gli interessi dei lavoratori rispondiamo che lui invece ha fatto gli interessi dei Direttori Generali, aumentando loro gli stipendi, mentre gli infermieri pagavano il disagio dei tagli sulla propria pelle”, conclude Coppolella, secondo il quale “Saitta dovrebbe scusarsi con gli infermieri che hanno pagato maggiormente la politica dei tagli sul personale”.
La replica di Saitta. "l personale sanitario in servizio negli ospedali e nelle strutture sanitarie piemontesi è in aumento. L’ultima rilevazione effettuata dall’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, il 30 giugno scorso, conferma infatti come siano 461 i medici, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari in più rispetto al 31 dicembre 2016. In un anno e mezzo, dunque, il personale infermieristico è cresciuto di 282 unità, gli operatori socio-sanitari di 150, i medici di 29", così una nota diramata in serata dall'Assessorato risponde ai dati Nursind.
“Sono numeri che ribadiscono come dall’uscita del piano di rientro e dallo sblocco del turnover per il personale sanitario, la Regione Piemonte abbia ripreso ad assumere, a sostituire chi va in pensione e, dove è possibile, ad aumentare gli organici in situazione di difficoltà – precisa l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta -. Ancora una volta purtroppo devo invece registrare come su questo tema c’è chi continua a strumentalizzare e a diffondere informazioni non corrette, creando un pericoloso allarmismo”.
In dettaglio, secondo la rilevazione del 30 giugno sono 54.485 le persone in servizio nella sanità piemontese. Gli infermieri sono 21.792 (a fine 2016 erano 21.510), gli operatori socio-sanitari 6.179 (erano 6.029), i medici 9.134 (erano 9.105). Come da indicazione della Giunta regionale, sono invece in diminuzione i dipendenti del comparto amministrativo (sono 6.590, 199 in meno rispetto al 2016) e del comparto tecnico (sono 4.062, 236 in meno).
“Proprio oggi, inoltre – aggiunge l’assessore Saitta -, la Giunta regionale ha avviato con le aziende sanitarie le procedure per individuare il fabbisogno di personale per i prossimi anni. Sulla base di questo, ad ottobre, la Giunta regionale assumerà un provvedimento con cui saranno deliberate nuove assunzioni”.
“Conosco il grande sforzo a cui negli anni del piano di rientro è stato sottoposto tutto il personale, il cui impegno è stato ed è ancora indispensabile per continuare a garantire l’erogazione dei servizi – conclude l’assessore Saitta -. Ma proprio per questo ritengo estremamente grave il tentativo di sfruttare questo impegno per interessi diversi, che di certo non fanno il bene del sistema sanitario”.
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