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Mercoledì 01 AGOSTO 2018
Omceo Bari parte civile contro Zecca e il molestatore seriale delle guardie mediche

La decisione è stata presa “partendo dalla necessità di un’azione concreta, che in continuità con le prese di posizione pubbliche e le azioni di sensibilizzazione, sostenga e affianchi i medici che quotidianamente sono esposti ad aggressioni e violenze”.

Ieri sera il Consiglio dell’Ordine dei medici di Bari ha deliberato di portare avanti un’azione civile per chiedere i risarcimento del danno nei casi di Maurizio Zecca, accusato di stalking nei confronti di una dottoressa ad Acquaviva, e in quello del molestatore seriale delle guardie mediche in provincia di Bari.

La decisione, spiega l’Omceo di Bari in una nota, “è stata presa partendo dalla necessità di un’azione concreta, che in continuità con le prese di posizione pubbliche e le azioni di sensibilizzazione, sostenga e affianchi i medici che quotidianamente sono esposti ad aggressioni e violenze”.

“I dati ci dicono che spesso le vittime, in molti casi donne, non denunciano o denunciano in ritardo, come nel caso di Acquaviva, a causa del trauma, per paura o per sfiducia - dichiara Filippo Anelli, Presidente dell’Omceo di Bari - Ma i danni causati da questi  episodi di violenza perdurano sia per la singola vittima che per la professione medica. Per questo l’Ordine di Bari ha deciso di promuovere un’azione civile: per essere al fianco delle dottoresse coinvolte e per difendere l’esercizio e l’onorabilità della professione.”

L’Ordine, evidenzia la nota, “ha infatti il compito istituzionale di tutelare la salute pubblica e l’esercizio della professione medica. Purtroppo, episodi di violenza come quelli avvenuti a Bari privano il singolo professionista e, più in generale, i medici della serenità necessaria all’esercizio corretto della professione, con potenziali danni ai cittadini, oltre che alla qualità del servizio sanitario che viene loro offerto”.

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