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Mercoledì 25 LUGLIO 2018
Bene proposta Cimo ma qualsiasi riforma non può non comprendere tutte le professioni sanitarie
La proposta può costituire per Governo, Parlamento e Regioni una base di riflessione e di spunti per adeguare alla continua e dinamica evoluzione formativa, ordinamentale, scientifica e tecnologica dell’insieme dei produttori di salute l’impianto complessivo contrattuale. Ma qualsiasi riforma contrattuale del settore non può che comprendere tutte le professioni sanitarie.
Ho trovato interessante la proposta presentata dalla CIMO di riformulazione della negoziazione del insieme dei medici che abbiano con il SSN un rapporto di lavoro sia dipendente che convenzionato ed ho trovato molte analogie con una proposta che lanciai giusto quattro anni fa ; ambedue gli interventi ed anche il “contratto di filiera” proposto dal sindacato confederale per l’insieme della sanità e del sociosanitario pubblici, accreditati nonché autorizzati, possono costituire per Governo, Parlamento e Regioni una base di riflessione e di spunti per adeguare alla continua e dinamica evoluzione formativa, ordinamentale, scientifica e tecnologica dell’insieme dei produttori di salute l’impianto complessivo contrattuale.
Capisco la natura di rappresentanza sindacale della sola professione medica della CIMO, ma per complessità pluriprofessionale del personale del SSN e per la loro funzione di interazione e di integrazione qualsiasi riforma contrattuale del settore non può che comprendere tutte le professioni sanitarie, per ora 29 nonché le altre professioni e gli altri operatori che contribuiscono a garantire il diritto alla salute previsto dall’articolo 32 della nostra Costituzione Repubblicana.
Saverio Proia
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