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Martedì 24 LUGLIO 2018
Assunzioni con risorse aggiuntive. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fsi-Usae rinnegano l’accordo con Gallera. L’assessore replica: “La proposta era chiara. Noi andiamo avanti”
La riduzione di 35 euro medie pro-capite annue delle Risorse aggiuntive al personale permetterà circa 250 nuove assunzioni nelle Asst lombarde. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fsi-Usae hanno firmato l’accordo, ma oggi dicono: “Questa cosa non è scritta da nessuna parte. Non può essere accettato un principio per cui si riducono le retribuzioni in cambio di lavoro e assunzioni”. L’assessore replica: “Non è scritto ma è partendo da questa proposta che si è arrivati alla firma dell’accordo. Nei prossimi giorni daremo indicazioni alle Asst per procedere alle assunzioni”.
Sembrava una storia a lieto fine quella in cui, 5 giorni fa, l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, annunciava l’accordo con i sindacati della dirigenza medica e del comparto per la riduzione delle quote previste per gli incentivi 2018 per il personale destinando le risorse risparmiate all’assunzione di circa 250 nuove assunzioni a tempo indeterminato nelle Asst lombarde. Invece oggi . Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fsi-Usae hanno diramato un comunicato in cui rinnegano l’accordo (la Fp Cgil, per la precisione, risulta tra i sindacati che erano assenti alla firma dell’accordo, mentre Cisl Fp, Uil Fpl e Fsi-Usae compaiono nell’elenco delle organizzazioni firmatarie trasmesso dall’assessorato).
Per la precisione, i sindacati non rinnegano di avere firmato l’accordo, ma smentiscono di avere dato il via libera all’utilizzo delle risorse risparmiate per nuove assunzioni. “Il motivo per cui le organizzazioni sindacali hanno ritenuto di firmare l’accordo – spiegano nella nota Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fsi-Usae - è legato esclusivamente ad una valutazione di opportunità: in cambio di una piccola riduzione abbiamo confermato anche per il 2018 risorse destinate ai dipendenti del servizio sanitario regionale che non sono scontate, che sono presenti oramai in pochissime Regioni (2, forse 3), e che abbiamo assolutamente bisogno di consolidare in vista di scadenze che potrebbero seriamente metterle in discussione; non firmare l’accordo avrebbe spostato a settembre il confronto senza certezza di concluderlo positivamente se non a prezzi ben maggiori”.
Quanto alla questione assunzioni, per Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fsi-Usae “non corrisponde al vero che le organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo hanno accettato la riduzione di 35 euro medie pro-capite annue in cambio dell’assunzione di un certo numero di operatori per le aziende sanitarie di Regione Lombardia. In nessuna parte dell’accordo sottoscritto (sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario) si fa cenno ad un’ipotesi del genere”.
Non che Gallera non avesse avanzato questa possibilità, spiegano FpCgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fsi-Usae, che riferiscono: “Avevano proposto una riduzione delle Rar (135 euro) promettendo che il risparmio sarebbe stato utilizzato per nuove assunzioni". Ma “le organizzazioni firmatarie dell’accordo hanno respinto la proposta sia rispetto alle cifre proposte sia per quanto riguarda le finalità della ben più contenuta riduzione.
Per i sindacati, infatti, “le assunzioni sono una necessità e un obbligo di Regione Lombardia se si vogliono erogare servizi efficienti e si vogliono mettere tutti gli operatori nelle condizioni di lavoro accettabili, non può conseguentemente essere accettato un principio per cui si riducono le retribuzioni in cambio di lavoro e assunzioni”.
Sulla questione abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore Gallera, che ci ha risposto: “L’utilizzo delle risorse per nuove assunzioni non è specificato nell’accordo sottoscritto, ma noi ci siamo seduti al tavolo proprio per discutere questa proposta, che nasce dalle tante segnalazioni di medici e infermieri ospedalieri che dicono di non farcela piu perché sono sempre meno e fanno turni massacranti. Abbiamo cercato di rispondere a questa denuncia di grande sofferenza”.
“Al tavolo – riferisce Gallera – abbiamo fatto presente che la Regione oggi è impossibilitata per legge ad assumere nuovo personale. È stata quindi illustrata la proposta di procedere alle assunzioni utilizzando parte delle risorse aggiuntive a cui chiedevamo di rinunciare. Come ho già detto a conclusione della firma dell’accordo, alcuni giorni fa, i sindacati, con senso di grande responsabilità, hanno accettato e firmato l’accordo che prevedeva la rinuncia a 35 euro lorde medie lorde/annue pro capite”.
L’assessore evidenzia anche come “la proposta era stata pensata proprio perché, in questo modo, le risorse a cui il personale rinunciava sarebbero comunque andate a loro beneficio”. Per Gallera, infatti, “lavorare in condizioni meno stressanti e con turni meno massacranti perché nel tuo ospedale c’è più personale, comporta probabilmente più benefici alla vita che non 35 euro lordi all’anno in più. Del resto, non mi sarei mai permesso di togliere risorse al personale per comprare macchinari, fare ristrutturazioni o fare altri tipi di interventi. Quelle erano risorse destinate al personale e volevamo che restassero al personale e al miglioramento della loro vita e del loro benessere, anche se attraverso un nuovo utilizzo”.
Gallera invita, peraltro, a non dimenticare che “quelle risorse sono della Regione, che decide, ormai in maniera consolidata, di destinarle ad integrare le buste paga dei lavoratori. Ma resta una nostra facoltà, non qualcosa di dovuto”.
L’assessore conferma, quindi, l’utilizzo delle risorse risparmiate a quello scopo, “così come deciso nel corso del confronto con i sindacati. Che ringrazio per il grande senso di responsabilità e che devono essere fieri di avere, attraverso questa scelta, contribuito a migliorare i servizi ai cittadini e le condizioni di lavoro del personale”.
Nei prossimi giorni, fa sapere Gallera, si procederà quindi con l’attribuzione delle quote nelle Ats, in ordine di necessità, dando poi indicazioni alle direzioni generali di utilizzare quelle risorse per le nuove assunzioni.
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