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Venerdì 20 LUGLIO 2018
Sindrome da Fatica Cronica. Nuove imoprtanti evidenze dalla clinica delle malattie infettive della Stanford University
Il Professor Montoya, della Clinica delle Malattie Infettive della Stanfort University, ha recentemente ha pubblicato un lavoro sulla rivista Pnas, con la valutazione dei livelli del sangue di 561 citochine, proteine del sistema immunitario, in 192 pazienti con Cfs e di 392 controlli sani con il risultato di un incremento significativo di 17 citochine che contribuiscono a molti dei sintomi di cui hanno esperienza i pazienti.
La Stanford University di Palo Alto in California è la culla della Silicon Valley dove sono nati Google, Facebook ed Apple ed è una delle Università più prestigiose a livello mondiale.
Presso la Clinica delle Malattie Infettive di questa Università, diretta dal Professor Montoya, vi è anche una clinica della Sindrome da Fatica Cronica (Cfs) che studia dal punto di vista clinico e di ricerca questa patologia.
Montoya recentemente ha pubblicato un lavoro sulla prestigiosa rivista Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences), una delle riviste di medicina più autorevoli con la valutazione dei livelli del sangue di 561 citochine, proteine del sistema immunitario, in 192 pazienti con Cfs e di 392 controlli sani con il risultato di un incremento significativo di 17 citochine, che contribuiscono a molti dei sintomi di cui hanno esperienza i pazienti, dimostrando una forte componente del sistema immunitario nella malattia.
Il particolare questi pazienti sono affetti da una spossatezza che limita la loro possibilità di vivere una vita normale, è come se avessero un’influenza cronica, hanno dolori articolari e muscolari, disturbi della concentrazione e della memoria ecc., e che ottemperano la classificazione di Cfs secondo i criteri diagnostici dei Cdc di Atlanta pubblicati su Annals of Internal Medicine (Fukuda et al, Dec, 15, 1994) alla quale classificazione ho partecipato personalmente.
Questi dati confermano che l’eziologia della Cfs potrebbe essere una risposta esagerata del sistema immunitario a virus, batteri e funghi, come fa pensare il fatto che la malattia insorge spesso dopo un’infezione, come da noi già riportato per primi già nel 1994 (Tirelli U et al, Scand J Immunol).
Sono stato invitato dal prof. Montoya a visitare la sua clinica presso l’Università di Stanford e così dal 12 al 19 giugno 2018 sono stato ospite del professore presso la sua clinica delle malattie infettive.
L’esperienza è stata molto importante in quanto ho potuto constatare che gli stessi pazienti che dal 1990 vedo oggi presso la Clinica MEDE di Sacile affetti da Sindrome da Fatica Cronica sono “identici” a quelli che si osservano in California.
Montoya ha una Clinica della Cfs alla quale affluiscono migliaia di pazienti che vengono da tutti gli Stati Uniti e che vengono trattati secondo i criteri migliori da lui ideati sulla base anche delle sue ricerche simili a quelli utilizzati da noi nella nostra Clinica MEDE di Sacile.
Èstato uno scambio di informazioni e di esperienze molto importante che potrà essere utile ai nostri pazienti con Cfs, Fibromialgia e Tumori con fatigue che seguiamo nella nostra Clinica di Sacile.
In particolare abbiamo anche discusso sull’efficacia dell’ossigeno-ozonoterapia che nella nostra esperienza porta nel 70/80% dei casi un ottimo risultato su spossatezza e sugli altri sintomi collegati alla fatigue e gli ho esposto i dati già pubblicati dal mio gruppo sia sulla Cfs che sulla fibromi algia (della quale è affetta anche la star americana Lady Gaga) e nelle fatigue dei tumori.
Ho invitato il professor Montoya a visitare la nostra Clinica a Sacile e mi ha assicurato che lo farà in uno dei prossimi viaggi che farà in Europa.
È stata anche un’esperienza gratificante per quanto riguarda la visita del Campos di Stanford che è un’esperienza unica: ben undicimila studenti che provengono dagli Stati Uniti e da tutto il mondo e che sono selezionati per le loro qualità di performance scolastica elevati e vivono in questo enorme Campus insieme ai professori tra i quali molti premi Nobel in una perfetta simbiosi.
Umberto Tirelli
Primario Oncologo
Istituto Nazionale Tumori di Aviano
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