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Lunedì 16 LUGLIO 2018
Suicidi: l’Italia tra i Paesi Ue con il tasso più basso ogni 100mila abitanti nel 2015

I dati Eurostat rilevano che l'1,1% delle morti nell'Ue nel 2015 è dovuto a suicidio. In valori assoluti i numeri più elevati sarebbero quelli di Germania, Francia, Polonia, Regno Unito, Italia e Spagna, ma analizzando il tasso di suicidio ogni 100mila abitanti Eurostat cambia la classifica e l'Italia è terzultima dopo Cipro e Grecia, seguita da Regno Unito, Spaga e Malta.  

Dei 5,2 milioni di decessi registrati nell'Unione europea nel 2015, sono stati dovuti ad autolesionismo intenzionale (suicidio) 56.200 (1,1%). Quasi 8 suicidi su 10 (77%) hanno riguardato gli uomini e circa il 31% persone di età compresa tra i 45 ei 60 anni.

In termini assoluti, Germania (10.200 morti) e Francia (9. 200) sono stati i due Stati membri che hanno registrato il maggior numero di suicidi nel 2015, seguiti dalla Polonia (5.400), Regno Unito (4.700), Italia (4.000) e Spagna (3.600).

Tuttavia, per un confronto tra paesi, i dati assoluti vanno adattati alle dimensioni e alla struttura della popolazione di ogni singolo Stato.

Così la classifica che stile Eurostat cambia e con 30 suicidi per 100.000 abitanti, la Lituania ha registrato il più alto tasso di suicidi tra gli Stati membri dell'Ue. 

La seguono Slovenia (21), Lettonia e Ungheria (entrambi 19), Belgio e Croazia (entrambi 17) ed Estonia (16). 

Sul versante opposto troviamo tra gli Stati con i  tassi più bassi di suicidio Cipro (4 suicidi ogni 100.000 abitanti), Grecia (5), Italia (6), Regno Unito (7), Spagna e Malta (entrambi 8), quindi anche molte nazioni con i valori più alti in termini di numeri assoluti. 
 


A livello dell'UE, il tasso di suicidi si è attestato in media a 11 decessi ogni 100 000 abitanti nel 2015.
 

 

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