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Lunedì 25 GIUGNO 2018
Apnee notturne. Il trattamento con cPAP migliora anche la vita sessuale

Trattare le apnee notturne con la terapia cPAP, che consiste nella ventilazione meccanica a pressione  positiva continua, contribuirebbe a migliorare la vita sessuale delle persone che soffrono del disturbo respiratorio. A suggerirlo è un piccolo studio americano guidato da Sebastian Jara, dell’Università di Washington a Seattle

(Reuters Health) – Da tempo si pensa che le apnee notturne siano legate a disfunzione sessuale. Negli  uomini, ad esempio, le apnee sarebbero legate a difficoltà nell’ottenere e mantenere l’erezione così come a problemi di eiaculazione. Per le donne, invece, il disturbo sarebbe legato a problemi di secchezza vaginale e rapporto doloroso.

Lo studio
I ricercatori americani, dell’Università di Washington a Seattle, guidati da Sebastian Jara, hanno esaminato i dati relativi a 182 uomini e donne con apnee del sonno da poco diagnosticate, tutti in terapia con cPAP. Dai  risultati è emerso che, dopo un anno, i 72 pazienti che si erano sottoposti al trattamento avevano un più  evidente miglioramento della  qualità di vita rispetto alle 110 persone che non seguivano il trattamento. Il  miglioramento, tuttavia, sarebbe stato trascurabile per gli uomini e più evidente nelle donne.

“Al di là di questi risultati, la cPAP ha mostrato di avere numerosi altri benefici per la salute degli uomini e dovrebbe essere incoraggiata”, dice Sebastian Jara. L’apnea non opportunamente trattata è collegata a eccessiva sonnolenza diurna, riduzione della qualità di vita, infarto e insufficienza  cardiaca. L’apnea notturna,  inoltre, è spesso causata dall’obesità, tanto che i sintomi si riducono con la perdita di peso.

Le osservazioni
Un limite dello studio  sarebbe legato al fatto che i  ricercatori hanno fatto affidamento su ciò che  riferivano i pazienti  rispetto alla qualità di vita e non hanno indagato direttamente la funzionalità sessuale. Inoltre, “il nostro studio ha esaminato la qualità della vita sessuale nei pazienti con apnea, ma non ha incluso una valutazione dei loro partner”, aggiunge Jara.

Ma lo studio è anche troppo piccolo per poter trovare differenze tra uomini e donne, almeno secondo quanto sostiene Ken Kunisaki, dell’Università del Minnesota di Minneapolis. “Penso che dovremmo stare  molto attenti a interpretare eccessivamente i risultati, ma penso che il messaggio generale che la cPAP migliora la qualità della vita si  adatta ad altri studi sui benefici di questa terapia contro le apnee notturne”.

Fonte: Jama Otolaryngology - Head and Neck Surgery

Lisa Rapaport

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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