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Venerdì 22 GIUGNO 2018
Piemonte. Saitta: “Migliora la qualità della sanità regionale. Interventi più rapidi e sicuri”
L’assessore ha commentato i dati del programma Prevale, sviluppato dal Servizio Sovrazonale di Epidemiologia dell’Asl To3 in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia del Lazio. Fra il 2015 e il 2017, nel servizio sanitario regionale la tempestività degli interventi per la frattura del femore è passata dal 58,6% al 66,6%, la quota di parti con taglio cesareo è scesa dal 26,7% al 19%, la tempestività dei Ptca è salita dal 64,1% al 79,0%.
Migliorano la qualità e la sicurezza della sanità piemontese secondo alcuni importanti indicatori fissati a livello ministeriale dal Piano nazionale esiti e utilizzati per valutare l'appropriatezza dell'assistenza sanitaria. A rilevarlo è il programma Prevale Piemonte, voluto dall'assessorato regionale alla Sanità e sviluppato dal Servizio Sovrazonale di Epidemiologia dell’Asl To3 in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia del Lazio. I dati sono stati presentati pubblicamente questa mattina presso l'Aula magna delle Molinette di Torino.
“La qualità delle prestazioni erogate è stata inserita fin dal 2016 fra gli obiettivi dei direttori generali delle aziende sanitarie e gli indicatori hanno effettivamente registrato un miglioramento delle performance negli ultimi due anni”, evidenzia la Regione in una nota. In particolare, sono stati monitorati la tempestività degli interventi a seguito di frattura di femore nei pazienti con più di 65 anni, la proporzione di parti con taglio cesareo primario e la tempestività nell'effettuazione di angioplastica coronarica (Ptca) entro due giorni nei casi di infarto Stemi.
Fra il 2015 e il 2017, nel servizio sanitario regionale la tempestività degli interventi per la frattura del femore è passata dal 58,6% al 66,6%, la quota di parti con taglio cesareo è scesa dal 26,7% al 19,0%, la tempestività dei Ptca è salita dal 64,1% al 79,0%.
“Questi dati testimoniano che la qualità della sanità piemontese sta migliorando e quindi aumenta la sicurezza per i pazienti che si rivolgono al sistema sanitario - sottolinea l'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta -. La scelta di inserire la qualità delle prestazioni erogate all'interno degli obiettivi dei direttori sta dando risultati molto positivi. La nostra intenzione è di proseguire su questa strada, estendendo ulteriormente questo metodo”.
Dallo scorso anno la valutazione della qualità delle prestazioni è stata inserita fra le regole di finanziamento negli accordi con le strutture private accreditate, con sistema di premialità o di penalità in settori come la chirurgia generale, la chirurgia oncologica, l'area cardiocircolatoria e l'area osteomuscolare.
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