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Venerdì 08 GIUGNO 2018
Palermo. Protocollo Omceo-Fiori d’Acciaio onlus per contrastare la violenza contro gli operatori sanitari

Toti Amato: “L’impegno di questa intesa è realizzare servizi innovativi ed efficaci, non solo in difesa di tutti i professionisti che, pur lavorando per la salute della collettività, si ritrovano a pagare conti da trincea, senza alcuna responsabilità, ma per tutti i cittadini”

L’Ordine dei medici di Palermo e l’associazione onlus Fiori d’Acciaio hanno siglato un protocollo d’intesa finalizzato a realizzare iniziative concrete a sostegno di tutte le violenze subite da medici e professionisti della sanità negli ospedali e nei luoghi emergenziali.

“L’impegno di questa intesa – ha spiegato il presidente dell’Omceo Palermo Toti Amato - è realizzare servizi innovativi ed efficaci, non solo in difesa di tutti i professionisti che, pur lavorando per la salute della collettività, si ritrovano a pagare conti da trincea, senza alcuna responsabilità, ma per tutti i cittadini. Un impegno che passa da attività mirate e da percorsi formativi declinati all’obiettivo, fino all’ascolto”.

“Fiori di Acciaio – ha detto la presidente dell’associazione Marcella Cannariato – ormai da anni è impegnata nella difesa e nel sostegno, sopratutto delle donne, contro ogni forma di violenza, sia fisica che psicologica. Non bisogna dimenticare infatti che la violenza emotiva, talvolta, è una violenza molto più sottile e strisciante e dunque difficilmente riconoscibile. La nostra Associazione, fatta di 'donne che aiutano altre donne', è orgogliosa di collaborare con l'Ordine dei Medici di Palermo per questo progetto pilota che, siamo sicure, avrà grande riscontro anche in altri contesti”.

Questi i capisaldi dell’intesa: realizzazione di attività e programmi di ricerca nel settore sociale, sanitario e socio sanitario con particolare riguardo alla formazione e allo sviluppo di progetti in difesa della parità di genere, offrendo un sostegno attraverso centri di ascolto ospitati e coordinati dall’Ordine dei medici di Palermo senza alcun aggravio di spesa; creazione di una piattaforma di dibattito tra gli esperti di settore su temi scientifici, giuridici ed economici e di organizzazione, nell’ambito della cultura della parità di genere, attraverso l’organizzazione di corsi, seminari, workshop e ogni altro strumento utile alla divulgazione dei risultati; nuovo impulso a forme di collaborazione scientifica con enti pubblici e privati per tutte le iniziative che possano risultare efficaci agli obiettivi del protocollo.

“Apprendiamo con piacere di questa meritoria iniziativa, che, forse per la prima volta in Italia, vede l’Ordine dei medici collaborare da vicino con un’associazione contro la violenza sulle donne”, ha commentato il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli.

“La violenza è sempre da condannare, perché colpisce le persone nei loro diritti più sacri e inviolabili: quello alla vita, all’incolumità, alla salute, all’uguaglianza. Noi medici abbiamo giurato di curare tutti, senza discriminazione alcuna, senza guardare al genere, all’orientamento sessuale, al colore della pelle, al censo, all’età. Per noi ‘curare’ significa anche prenderci cura dei diritti di tutti, per una società migliore. Per questo ringrazio l’Ordine di Palermo e il suo presidente, l’amico Toti Amato, per aver siglato questa intesa, questa sinergia per una professione più sicura e per una società più uguale”, ha concluso Anelli.

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