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Giovedì 07 GIUGNO 2018
Intesa tra Fondazione Gemelli e Special Olympics Italia per ricerca su benefici dello sport nelle persone disabili
Nell’ambito del protocollo, inoltre, la Fondazione Gemelli fornirà prestazioni sanitarie, visite e accertamenti diagnostici in favore di pazienti con disabilità intellettive facenti parte dei Team Special Olympics e degli Atleti italiani partecipanti ai Giochi Mondiali Estivi Special Olympics che si terranno ad Abu Dhabi nel 2019
Capire in che misura la pratica sportiva può migliorare la qualità di vita e le relazioni delle persone con disabilità intellettive.
È questo l’obiettivo di un accordo siglato tra Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Special Olympics Italia (SOI). L’accordo è stato presentato in occasione dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics, in corso a Montecatini Terme e Valdinievole fino al 9 giugno.
Nell’ambito del protocollo (che ha una durata iniziale di due anni), la Fondazione fornirà prestazioni sanitarie, visite e accertamenti diagnostici in favore di pazienti con disabilità intellettive facenti parte dei Team Special Olympics, visite specialistiche e ulteriori prestazioni sanitarie in favore degli Atleti italiani partecipanti ai Giochi Mondiali Estivi Special Olympics, che si terranno ad Abu Dhabi nel 2019.
La prima fase della collaborazione sarà avviata a Montecatini in occasione dei Giochi Estivi Nazionali di Special Olympics grazie alla presenza di due equipe mediche della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Medicina dello Sport e di Neuropsichiatria infantile, che sottoporranno gli atleti a una serie di test.
In particolare, tra le varie iniziative, è stato definito, con l’Unità di Operativa Complessa di Medicina dello Sportdella Fondazione Policlinico A. Gemelli, un progetto pilota finalizzato alla valutazione medico-sportiva di tutti gli Atleti convocati ai Giochi Mondiali Estivi di Abu Dhabi nel 2019.
In questa prima fase tutti gli Atleti selezionati per Abu Dhabi verranno sottoposti a visita medica con anamnesi e esame obiettivo, misurazione della pressione arteriosa ed elettrocardiogramma a riposo (ECG). Successivamente, verranno convocati a Roma per essere sottoposti ad esami strumentali di II livello, quali Ecocardiogramma mono bidimensionale e color Doppler e/o ECG da sforzo.
“Il nostro protocollo di ricerca – spiega Marika Pane, responsabile del team di ricerca della Neuropsichiatra Infantile del Gemelli - mira a delineare possibili connessioni tra lo sport e la qualità della vita, e il benessere percepito, in un campione di adolescenti e giovani adulti affetti da disabilità intellettiva, che gareggiano in attività agonistiche. Il nostro interesse si concentrerà sulle variabili di ansia e depressione, e sulla percezione di modificazioni corporee ed emotive connesse ad esse; saranno eseguiti dei test ad hoc per valutare le relazioni interpersonali, in particolare in ambito sociale, scolastico e familiare; e altri parametri relativamente alla comunicazione, alle abilità quotidiane e alla socializzazione. In particolare, - aggiunge - siamo interessati a comprendere le possibili variazioni, all’interno del campione, dalla fase precedente a quella successiva alla prestazione sportiva, al fine di stimare l’impatto della competizione e della performance di ciascun atleta, confrontando, in una seconda fase, i risultati emersi con quelli di un gruppo di controllo”.
“Solo 50 anni fa le persone con disabilità intellettive venivano esonerate dalla pratica sportiva, oggi queste stesse persone possono allenarsi con costanza in ogni disciplina sportiva, possono gareggiare in eventi nazionali e mondiali. Sono diventati atleti, protagonisti e promotori di un cambiamento che va anche oltre lo sport e che richiede una rianalisi dei concetti di salute e di benessere” dichiara Maurizio Romiti, Presidente di Special Olympics Italia. “Il protocollo consentirà inoltre a Special Olympics Italia di vedersi associati a una istituzione sanitaria di eccellenza che già a partire dai Giochi Nazionali Estivi di Montecatini Terme e Valdinievole ha il fine di fornire una sempre migliore e qualificata assistenza ai loro atleti”.
“Ricerca e assistenza clinica di alto livello per un fine di assoluto valore sociale come migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità cognitive che praticano lo sport, che grazie all’impegno di Special Olympics diventa uno straordinario mezzo di inclusione” afferma Marco Elefanti, Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. “Il perseguimento di questo obiettivo ci ha spinti con entusiasmo a sottoscrivere questa intesa perché le finalità coincidono con la missione alla base della nostra Fondazione, di recente riconosciuta Istituto di Ricovero e Cura a Carattere scientifico, e cioè la centralità delle persone, in particolare delle persone più fragili. Insieme a Special Olympics siamo certi che potranno essere raggiunti risultati di ricerca di cui potranno beneficiare non solo gli atleti che partecipano allo studio scientifico, ma tutte le persone con disabilità intellettive”.
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