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Lunedì 04 GIUGNO 2018
Fumo. Con passaggio da sigarette convenzionali a Sistema Riscaldamento Tabacco si riduce il rischio di malattie correlate
Uno studio di tre mesi effettuato su un campione di 160 fumatori adulti ha dimostrato come il passaggio dalle tradizionali sigarette a combustione all’utilizzo del Sistema di Riscaldamento del Tabacco determini una riduzione dei fattori di rischio associati allo sviluppo di malattie legate al fumo
Lo studio, pubblicato su Nicotine & Tobacco Research, ha valutato l'impatto su alcuni marker di rischio coinvolti nei meccanismi di sviluppo delle patologie fumo correlate nel passaggio da sigarette tradizionali mentolate (mCC) al Sistema di Riscaldamento del Tabacco con stick con mentolo (mTHS 2.2), rispetto alla totale cessazione del fumo.
Lo studio
Condotto in Giappone presso il Tokyo Heart Center Osaki Hospital, lo studio ha coinvolto un campione di 160 adulti di età compresa tra i 23 e i 65 anni, fumatori da almeno 3 anni di almeno 10 sigarette al mentolo al giorno. Di questi, 78 soggetti sono stati inclusi nel gruppo mTHS 2.2, 42 hanno continuato a fumare mCC mentre 40 hanno smesso di fumare. I partecipanti sono stati dunque monitorati per 5 giorni in isolamento e per altri 85 giorni tramite visite ambulatoriali periodiche.
Tra gli endpoint considerati: lo stress ossidativo (8-epi-prostaglandina F2α, 8-epi-PGF2α), l'attività piastrinica (11-deidro-trombossano B2, 11-DTX-B2), la funzione endoteliale (molecola di adesione cellulare intercellulare-1, sICAM-1), il metabolismo dei lipidi (lipoproteine ad alta densità, HDL, lipoproteine a bassa densità, LDL, colesterolo totale e trigliceridi) e la funzionalità respiratoria (Volume Espiratorio Massimo nel I Secondo, FEV1), ma anche parametri indicativi del rischio cardiovascolare (Omocisteina, Fibrinogeno, Proteina C Reattiva, PCR, pressione diastolica e sistolica) e di infiammazione (Conta Leucocitaria, WBC) e gli effetti sulla glicemia (Emoglobina Glicata, HbA1c), il peso corporeo e la circonferenza addominale.
I risultati
Al termine del periodo di osservazione la 8-epi-PGF2α era diminuito del 12.7% nel gruppo che utilizzava mTHS 2.2 rispetto a chi utilizzava mCC, e simile a chi cessava di fumare; l’11-DTX-B2, era diminuito del 9% nel gruppo che utilizzava mTHS 2.2 e in chi aveva smesso di fumare, rispetto al gruppo che utilizzava mCC; la concentrazione di sICAM-1 era diminuita dell'8,7% tra chi aveva smesso fumare o era passato al mTHS 2.2, rispetto a chi utilizzava mCC. E' stato valutato anche il metabolismo dei lipidi: in questo caso, leHDL erano più elevate del 4.5% nel gruppo che utilizzava mTHS2.2 rispetto a chi usava mCC, leggermente inferiore rispetto a chi cessava di fumare, mentre la concentrazione ematica di trigliceridi non mostrava differenze significative tra i tre gruppi. La conta leucocitaria (WBC) era diminuita tra i pazienti che avevano effettuato il passaggio a mTHS 2.2, mentre era aumentata tra chi aveva continuato a utilizzare mCC. Sono stati esaminati anche diversi marker di rischio cardiovascolare: la concentrazione della PCR era diminuita del 6,4% nel gruppo che utilizzava mTHS 2.2 rispetto a chi utilizzava mCC, ma era del 10.7% più elevata rispetto a chi aveva smesso completamente di fumare.
Tra i tre gruppi non sono state rilevate differenze statisticamente significative di altri parametri quali la pressione sanguigna, l'Omocisteina e il Fibrinogeno, e neanche su parametri indicatori di sindrome metabolica quali la circonferenza e nei livelli di Emoglobina Glicata. Infine, è stata valutata anche la funzionalità polmonare tramite spirometria: al termine del periodo di osservazione, nel gruppo che aveva effettuato il passaggio al mTHS 2.2 la FEV1 ha mostrato un incremento dell’1.92%. Nella prima parte dello studio, inoltre, era stata dimostrata una marcata riduzione dell'esposizione alle Sostanze Dannose o Potenzialmente Dannose (HPHC) nel gruppo di partecipanti che hanno effettuato il passaggio al mTHS 2.2, simile a quella osservata tra i fumatori che avevano smesso di fumare.
In conclusione, il passaggio al mTHS 2.2 è stato associato ad un miglioramento nei parametri clinici correlati allo stress ossidativo, alla disfunzione endoteliale, al metabolismo lipidico, all’infiammazione e alla funzionalità polmonare. Le variazioni evidenziate hanno mostrato un profilo simile nel gruppo che aveva utilizzato mTHS 2.2 e nel gruppo che aveva smesso di fumare, ma con valori molto diversi rispetto al gruppo che aveva continuato ad utilizzare mCC.
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