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Giovedì 10 MAGGIO 2018
La denuncia SMI: “Asl Napoli 1 verso il depotenziamento della continuità assistenziale. Guardia medica chiuderà a mezzanotte”

Il nuovo piano di riordino delle cure primarie potrebbe prevedere un passaggio all’H16 per la Continuità assistenziale con chiusura del servizio alle 24. Intanto i legali del sindacato ha inviato alla Asl una diffida per accedere ai verbali della seduta del comitato aziendale che si è riunito lo scorso scorso 2 maggio e al progetto di riordino su cui sta lavorando la Asl

Interruzione del servizio alle 24 con riapertura alle 8 del mattino.
 
È questa la modifica del servizio di Continuità assistenziale che potrebbe essere contenuta nel piano di riordino delle cure primarie della Asl Napoli 1 Centro.
 
A denunciarlo lo Smi (Sindacato medici italiani) che lo scorso 3 maggio ha inviato alla Asl una richiesta formale per accedere agli atti, a cui ha fatto seguito una diffida inviata dai legali del sindacato il 7 del mese.

Gli atti richiesti dal sindacato sono i verbali della seduta del comitato aziendale dello scorso 2 maggio e il progetto di riordino su cui sta lavorando la Asl.
Il timore del sindacato è che anche alla Asl Napoli 1 centro (se non nell’intera area metropolitana che ha tra le densità abitative più alte d’Europa) si passi da un modello H24 a uno H16.

“La legge Balduzzi art.1 bis stabilisce che l'attività assistenziale venga erogata per l'intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana. Il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) è espressamente previsto a garantire l'attività assistenziale nel modello h 24 sette giorni su sette; pertanto una eventuale programmazione, parziale (anche se sperimentale), da parte delle ASL che preveda l’eventuale chiusura delle sedi territoriali di Continuità assistenziale a Napoli tra le ore 24 e le 8 del mattino, sarebbe illegittimo e un chiaro aggravio di prestazioni improprie per il servizio di emergenza territoriale 118 della Napoli Centro  già in deficit di personale”, dicono in una nota il responsabile regionale Smi Emergenza territoriale Gennaro Bassano e il segretario aziendale Napoli 1 Ernesto Esposito.

“Sarebbe un taglio grave ai servizi, incomprensibile e inaccettabile. Non esistono nella Asl Napoli 1 Centro particolari condizioni di rischio per il personale nelle sedi di continuità assistenziale in quanto tutte e dieci le postazioni sono dotate di personale vigilantes h 24 e in alcuni presidi anche di guardie giurate armate. Non esistono particolari problematiche strutturali relative alle sedi visto che tutte le postazioni  di guardia medica sono ubicate nei distretti territoriali principali, accanto agli uffici dei direttori responsabili) e condividono tutti  gli ambienti con le attività stesse diurne dei distretti: in alcuni casi, addirittura, le stesse stanze sono utilizzate di giorno da altri medici”, concludono. 

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