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Giovedì 10 MAGGIO 2018
Asl Cn1. Al Salone del libro di Torino l’esperienza cuneese della Montagnaterapia
Lunedi 14 maggio sarà presentata un libro che raccoglie le testimonianze di utenti che hanno partecipato all’esperienza di montagnaterapia svoltasi il 28 e 29 agosto scorso presso il rifugio Quintino Sella
Il 13 maggio ricorrono i 40 anni dell’approvazione della legge 180 che ha rivoluzionato l’assistenza psichiatrica, spostando la cura della malattia mentale dal manicomio nella comunità creando una rete di servizi territoriali e privilegiando un approccio alla sofferenza mentale fondato sui bisogni delle persone e delle famiglie.
Per l’occasione, il dipartimento di Salute Mentale di Cuneo, diretto da Francesco Risso, con l’équipe del Centro Diurno che si occupa dei percorsi riabilitativi, e alcuni utenti, sarà presente lunedì 14 maggio alle 12.30 al Salone del Libro di Torino per presentare il libro “Un Quintino di Salute” esperienze di MontagnaTerapia alle pendici del Monviso.
La psicologa del DSM di Cuneo Daniela Massimo interverrà alla tavola rotonda, moderata dal dirigente responsabile del settore Inclusione sociale Livio Tesio, insieme all’assessore regionale alle Politiche Sociali Augusto Ferrari, a quello all’Ambiente e Sviluppo della Montagna Alberto Valmaggia, l’educatrice del Consorzio socio-assistenziale di Chieri Elena Perizzolo.
Spiegano gli organizzatori: “Il libro raccoglie le testimonianze di utenti di diversi sevizi sanitari (CSM Savigliano, Mondovi, Ceva, Saluzzo, Cuneo), sociali (Consorzio Monviso Solidale) di operatori, volontari, amministratori, rappresentanti delle istituzioni, famigliari, richiedenti asilo, esperti di montagna che hanno partecipato all’esperienza di montagna terapia svoltasi il 28 e 29 agosto scorso presso il rifugio Quintino Sella. Un’esperienza in cui il camminare insieme in montagna ha permesso di “accorciare le distanze”, ha favorito contaminazioni professionali, culturali, generazionali che ne sono state la forza e la bellezza, nel tentativo di mantenere attuale l’eredità del pensiero basagliano”.
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