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Lunedì 07 MAGGIO 2018
È emergenza anziani soli in Veneto. Sono oltre 400 mila

Rappresentano il 20 per cento degli ultrasessantacinquenni che vivono nella Regione. E il loro numero è in continua crescita. Per la Spi Cisl l’ambiente urbano e la gran parte delle abitazioni sono completamente inadeguate ad accoglierli

Sono tanti, sono vecchi, isolati per tanto tempo, a volte dimenticati, alcuni vivono in qualche rudere e, talvolta, anche a stento. Sono gli anziani del Veneto che, da recenti cronache interessanti le province di Venezia e Vicenza, rischiano di avere incidenti domestici, anche fatali, a causa dalla loro solitudine.

Anche il Veneto non fa eccezioni: i problemi legati agli anziani, molto spesso dimenticati dai familiari o dai parenti, aumentano.

Secondo i dati elaborati dal Sindacato Pensionati Italiani Veneto – Cgil, gli ultrasessantacinquenni sono circa 1 milione e 100 mila ed 1 veneto su quattro rientra in questa classifica.

Il loro numero è in continua crescita (negli ultimi 10 anni è aumentato del 20%). Stando a questo studio, gli anziani in Veneto sono un vero e proprio esercito e molti di questi sono soli.

Su cinque ultrasessantacinquenni, due sono appunto soli, perché nubili/celibi (20%), divorziate/i (5%)o perché vedove/i (75%).

E’ quest’ultima la parte più fragile della società, rappresentata per lo più da donne (l’aspettativa di vita in Veneto è leggermente superiore rispetto alla media nazionale: 81 anni per i maschi, 85,7 per le femmine).

In valore assoluto gli anziani soli in Veneto sono 421.694 di cui 136.089 uomini (32,3% sul totale degli over 65) e 285.605 donne (67,7%, Fonte Sindacato Pensionati Italiani Veneto – Cgil).

La domanda che ci poniamo è se le nostre città o quartieri sono strutturate a misura degli anziani?

Dalle richieste che Spi Cisl sottopone alla Regione Veneto, pare di no.

Si suggerisce di progettare una ristrutturazione urbana ed edilizia, partendo da ciò che già c’è adattandolo agli standard per le persone anziane; in particolare, per gli edifici ante anni 70, privi di ogni accortezza per i meno giovani, si chiede di intervenire con direttiva regionale riconoscendo incentivi o detrazioni a chi mette a “norma”.

Un esempio che la Regione Veneto dovrebbe guardare con favore è quello offerto dalla Regione Emilia Romagna che ha stanziato due milioni di euro per sostenere l’installazione di ascensori e montascale negli stabili di edilizia residenziale pubblica.

L’obiettivo di rendere il territorio veneto adeguato alle esigenze della terza età vale per tutte le province e in particolare per alcune zone in cui la presenza di over 65 raggiunge picchi molto elevati, tra cui: Zoppè di Cadore (BL) 57,64%, Papozze (RO) 33,98%, Caltrano (VI) 33,82%, Venezia Lido e Pellestrina (VE) 31,13%, Padova centro e sud ovest 28,40%, Vittorio Veneto (TV) 27,19%, Brenzone (VR) 26,51%.
 
Endrius Salvalaggio 

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