quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Sabato 21 APRILE 2018
OsservaSalute. Carnevali (PD): “Serve rafforzare la cultura e i servizi a sostegno della domiciliarità e del budget di salute”

"Il PD nel programma con cui si è presentato alle scorse elezioni ha individuato una proposta sulla quale è disponibile ad un confronto politico serio sul tema della non autosufficienza. Nella legge di riforma Costituzionale avevamo inserito una modifica all’articolo 117 per restituire alle politiche sociali e sociosanitarie il rango di politiche ‘nazionali’, proprio con l’obbiettivo di garantire uniformità e universalità", ha commentato la deputata dem.

"Il ritratto tratteggiato dal Rapporto Osservasalute 2017 evidenzia alcune primarie necessità per quanto riguarda il futuro del sistema sanitario e sociosanitario nazionale nel nostro Paese. La risposta alla esigenza di garantire uniformità nazionale delle prestazioni era contenuta nella proposta di riforma costituzionale, bocciata purtroppo alle urne dai cittadini, ma la necessità resta, come domanda inevasa", commenta la deputata dem Elena Carnevali.
 
"Certamente ora è prioritario metter mano a misure in grado di favorire una più efficace e mirata azione dello Stato centrale per superare le grandi diversità regionali e le più gravi inefficienze a danno dei cittadini, non mortificando le amministrazioni più virtuose. Altresì è condivisibile la richiesta del Presidente dell’Iss Walter Ricciardi che il riparto del Fondo sanitario nazionale venga effettuato sui bisogni reali di salute e si effettui un ‘recupero di qualità gestionale e operativa del sistema’ laddove risulti deficitario. Diventino effettive le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP), che rappresentano il modello organizzativo e funzionale delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e sono costituite da medici convenzionati delle cure primarie e da altri operatori sanitari", prosegue Carnevali.
 
"Ma non basta occuparsi di fondi e trasferimenti: Il Rapporto Osservasalute indica come una parte rilevante della popolazione con limitazioni funzionali non sia supportata da servizi e sostegno alla domiciliarità, che va quindi rafforzata. I Lea, operazione straordinaria effettuata nella scorsa legislatura, meritano di essere ripresi in mano rafforzando al loro interno la cultura della domiciliarità (che non sono solo le cure a domicilio) e del budget di salute: l’aumentare della non autosufficienza ci pone davanti all’esigenza di prevedere una legge quadro sul tema, in grado di rendere il nostro sistema sociosanitario e sociale aderente alle nuove esigenze di una società che invecchia.
 
Il Partito Democratico nel programma con cui si è presentato alle scorse elezioni ha individuato una proposta sulla quale è disponibile ad un confronto politico serio sul tema della non autosufficienza con tutte forze che hanno a cuore la salute dei cittadini italiani. Nella legge di riforma Costituzionale avevamo inserito come deputati PD una modifica all’articolo 117 per restituire alle politiche sociali e sociosanitarie il rango di politiche ‘nazionali’, proprio con l’obbiettivo di garantire uniformità e universalità, consapevoli che mai può venire meno il ruolo delle regioni e degli enti locali per la loro programmazione e attuazione", conclude la deputata dem. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA