quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Martedì 15 NOVEMBRE 2011
Farmaceutica. Aleotti (Menarini): “Sacrificata per evitare doverose razionalizzazioni altrove”
Lo ha affermato Lucia Aleotti, vicepresidente di Menarini, sottolineando che se l’industria farmaceutica cresce lo deve al mercato estero, non a quello italiano, dove permangono forti difficoltà.
Singapore, Indonesia, Australia, Cina, Hong Kong, India, Malaysia, Filippine, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Taiwan, Thailandia,Vietnam. Questi i Paesi che si aprono alla multinazionale italiana, con sede a Firenze, dopo la firma, avvenuta a Singapore, del contratto di acquisizione del Gruppo Invida da Temasek Holdings (una società asiatica di investimenti finanziari con sede a Singapore), Quintiles (una azienda americana di servizi bio-farmaceutici) e Zuellig (uno dei principali distributori farmaceutici dell’Asia-Pacific). “Il Gruppo Invida – spiega una nota della Menarini - è una delle principali realtà farmaceutiche dell’area Asia-Pacific, area che rappresenta il 10% del mercato farmaceutico mondiale con un tasso di crescita del 20% annuo. Con un fatturato di oltre 220 milioni di dollari, 3.500 dipendenti, una presenza in aree terapeutiche estremamente importanti, Invida è stata ritenuta da Menarini l’azienda ideale per l’apertura verso molti dei Paesi emergenti a più alto tasso di crescita del mondo.
D’altronde, come affermato da Lucia Aleotti, vice presidente Menarini, il mercato estero è essenziale per la sopravvivenza dell’industria farmaceutica, dal momento che, come spesso denunciato da altri gruppi, nel mercato italiano permangono "difficoltà" anche a causa di tagli al settore effettuati per evitare, secondo Aleotti, “doverosi tagli da altre parti”.
Le condizioni economiche del deal non sono state rese note. Mr. John Graham, Chief Executive Officer di Invida, continuerà a dirigere le attività nell’area Asia Pacifico. Menarini ha inoltre spiegato che il modello di sviluppo presentato per il Gruppo Invida prevede “la valorizzazione dell’identità, della cultura e delle competenze locali e quindi assicura a Invida e alle sue risorse umane un futuro basato su una visione fortemente imprenditoriale e dinamica e non speculativa”.
“E’ stata una negoziazione impegnativa che ci ha visto totalmente dedicati negli ultimi mesi” ha dichiarato Alberto Giovanni Aleotti che insieme al Direttore Generale Piero Corsa ha guidato la task force negoziale di Menarini. “Anche in questa occasione il nostro team ha lavorato con passione straordinaria e colgo l’occasione per ringraziarne di cuore tutti i componenti. A Singapore – ha aggiunto Aleotti - si percepisce il fermento di tutti i Paesi dell'area e si raccoglie il ‘concentrato’ delle migliori competenze, anche grazie alle politiche lungimiranti del governo”.
“In Invida abbiamo trovato la Menarini dell’Asia, e un management con competenze eccezionali”, commentano Piero Corsa e Domenico Simone, Direttori Generali di Menarini sottolineando le potenzialità dell’acquisizione: “Avere un quartiere generale a Singapore è ideale per creare un ponte fra Europa e Asia e portare così ai pazienti asiatici tutto il contributo terapeutico dei nostri farmaci.
“Questa sfida – ha concluso Lucia Aleotti - ci entusiasma, perché da un lato ci pone davanti a grandi opportunità di espansione nei paesi a rapido sviluppo, e dall’altro richiamerà nella nostra casa madre ancora nuove professionalità. Abbiamo voglia di dare un segnale positivo non solo per il nostro Gruppo, ma per il nostro Paese”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA