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Venerdì 13 APRILE 2018
Volano donazione e trapianti. Presentati i dati regionali 2017
Le donazioni sono passate da 146 del 2016 a 196 del 2017, con un aumento del 34,2%. I trapianti effettuati sono stati 646, mentre i dinieghi alla donazione sono scesi al 15,7%, il dato più basso in assoluto in Italia. Coletto: “I veneti, anno dopo anno, aggiornano i loro record di generosità”
In un anno d’oro per i trapianti italiani, con un miglioramento consistente di tutti gli indicatori, il Veneto si distingue per prestazioni migliori della media.
Le donazioni sono passate, dal 2016 al 2017, da 146 a 196, con un aumento del 34,2%, a fronte di una crescita nazionale del 15,8%. I trapianti effettuati sono passati da 590 nel 2016 a 646 nel 2017 (più 9,5% rispetto al più 6,8% nazionale). I dinieghi alla donazione, che in Italia sono calati dal 32,8% del 2016 al 28,5% del 2017, in Veneto hanno fatto registrare la percentuale di “no” più bassa in assoluto: il 15,6% nel 2017, contro il 27,3% dell’anno precedente. Con l’aumento delle donazioni e dei trapianti e la diminuzione dei dinieghi, il Veneto è riuscito anche nell’impresa di abbassare le liste d’attesa, scese da 1353 pazienti nel 2016 a 1296 nel 2017, con una diminuzione del 4,3%.
Sono i dati presentati questa mattina a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, dove la Regione Veneto e l’Aido, rappresentate rispettivamente dall’assessore alla Sanità Luca Coletto, dalla Presidente nazionale Flavia Petrin e da quella regionale Bertilla Troietto, hanno presentato i dati aggiornati sull’andamento del settore della donazione e del trapianto.
“Il Veneto deve essere orgoglioso dei dati raggiunti – ha detto la presidente nazionale di Aido Petrin – anche perché in questa Regione la collaborazione istituzionale ha raggiunto livelli eccellenti: Regione e Comuni interagiscono quotidianamente con noi e hanno fatto sì che Aido sia divenuto parte integrante e ufficiale della filiera. I risultati numerici e percentuali sono eloquenti, e sono determinati proprio dal lavoro di squadra, che parte da molta informazione, passa per la generosità della gente e arriva in un sistema sanitario ben organizzato. Siamo tutti operativi h24 per 365 giorni all’anno”.
“Sono orgoglioso di queste due donne”, ha esordito Coletto riferendosi alla Petrin e alla Troietto. “Sono due venete, e comandano sia a livello nazionale che regionale quella che definirei una corazzata dell’altruismo e del volontariato. Le Istituzioni fanno bene la loro parte. Come Regione mettiamo in campo un’organizzazione capillare e ai massimi livelli scientifici e tecnologici, l’efficienza dei Centri Trapianti di Padova, Verona, Treviso e Vicenza, investimenti continui in tecnologie e professionalità. I Comuni e le Ullss stanno collaborando con sempre maggiore impegno alla raccolta delle dichiarazioni di volontà. Ma tutto questo non servirebbe a nulla senza il grande cuore dei veneti che, anno dopo anno, aggiornano i loro record di generosità. Quindi, prima di tutto, grazie a tutti i cittadini del Veneto”.
L’adesione alla donazione può essere espressa da anni rivolgendosi all’Aido (anche per via informatica) e alle Ullss, ma sta avendo successo anche il recente Progetto “Una Scelta in Comune”, che Aido ha lanciato in collaborazione con i Comuni per rendere possibile alla gente l’espressione di volontà a donare nel momento del rinnovo della carta d’identità. In Veneto vi hanno già aderito 202 Comuni, che hanno già registrato 83.415 dichiarazioni, delle quali 69.301 favorevoli alla donazione. I Comuni che hanno aderito sono 50 in provincia di Vicenza, 36 a Treviso, 30 a Venezia, 26 a Padova, 24 a Verona, 21 a Belluno e 15 a Rovigo. Proprio in questi giorni, il totale delle dichiarazioni complessivamente raccolte in Veneto ha superato quota 300 mila, arrivando a 300.062.
Per quanto riguarda l’Aido, al 31 dicembre 2017, il Veneto era le seconda regione d’Italia per numero di associati: ben 217.646 donatori, dei quali 50.307 a Vicenza, 47.486 a Verona, 35.572 a Padova, 35.249 a Treviso, 31.408 a Venezia, 11.869 a Rovigo, 5.755 a Belluno.
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