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Mercoledì 11 APRILE 2018
Puglia. Intesa tra le Università di Bari e Foggia: più posti per le specializzazioni mediche
“L’anno scorso a causa della dimensione delle due Università si è corso il rischio di perdere definitivamente una serie di scuole di specializzazione. Sommare al numero degli studenti di Bari, il numero degli studenti di Foggia, ci rafforza nel parametro fondamentale per le scuole di specializzazione”, ha detto il presidente della Regione Emiliano
La Regione Puglia ha sottoscritto questa mattina un protocollo d’intesa con l’Università degli Studi di Bari e di Foggia per la “Disciplina dell’integrazione fra attività didattiche, assistenziali e di ricerca”.
Il protocollo, in 20 articoli, disegna un sistema condiviso e unitario di gestione delle due Aziende universitarie ospedaliere che avrà un impatto soprattutto sulla gestione delle scuole di specializzazione mediche.
"È la prima volta che le due Università di Bari e Foggia si mettono insieme per la crescita dell’intero sistema sanitario regionale che provvede alla formazione di tutti i medici pugliesi”, ha affermato il presidente della Regione Michele Emiliano. “L’anno scorso - ha ricordato il governatore pugliese - a causa della dimensione delle due Università, quella di Bari e quella di Foggia, o delle due Scuole di Medicina, si è corso il rischio di perdere definitivamente una serie di scuole di specializzazione che avrebbero in qualche modo reso difficile, per la Puglia, laureare e specializzare i medici che ci servono per non avere i reparti vuoti. Sommare al numero degli studenti di Bari, il numero degli studenti di Foggia, ci rafforza nel parametro fondamentale per le scuole di specializzazione. Questa, a mio avviso, è un esempio di competizione collaborativa”.
La Regione, ha assicurato Emiliano, fornirà un sostegno economico alla nuova sinergia.
"Oggi il vero problema per la comunità è l’insufficiente numero dei medici, soprattutto dei medici specialisti”, ha commentato il rettore dell’Università di Foggia Maurizio Ricci. “Ecco perché va apprezzato aver previsto un intervento anche da parte della Regione Puglia per poter sostenere le scuole di specializzazione. È evidente che le Scuole di medicina puntano ad un miglioramento della qualità attraverso il potenziamento dei corsi di laurea. Noi dobbiamo essere in grado di formare specialistici e di non perdere i corsi di specializzazione. Insieme ce la possiamo fare”.
Entusiasta per il protocollo anche il rettore dell’Università degli Studi di Bari, Antonio Felice Uricchio: “Si profila un modello di gestione integrato e partecipato tra la sanità pubblica regionale e le due Aziende universitarie ospedaliere, anche e soprattutto in tema di formazione e di rete territoriale”, ha affermato. "Particolarmente significativo dunque il sistema di governance che disegna una condivisione di tutto, dai beni alle perdite, dagli utili ai fabbisogni del sistema sanitario, fino ad arrivare al personale. Ci sarà una piena condivisione anche di scelte per la ricerca e l’innovazione. Molto importante anche la Carta dei principi contenuta nel protocollo, una Carta che si rifà essenzialmente, tra gli altri, ai principi di legalità e di sostenibilità dal punto di vista economico finanziario. Non è stato un percorso semplice – ha concluso Uricchio – abbiamo discusso tre anni per arrivare a questo risultato, sempre però avendo accanto la Regione Puglia e il suo sostegno pieno e condiviso”.
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