quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 11 APRILE 2018
Corruzione a Milano. Fp Cgil: “Ancora scandali nella sanità lombarda: servono più trasparenza e controlli più efficaci”

I segretari della Fp Cgil Lombardia e Milano richiamano “La responsabilità politica di chi dovrebbe garantire un sistema di controlli. Ma anche la responsabilità individuale di professionalità che, per ruolo e competenze, sviliscono la loro missione per mero tornaconto personale”

“La sanità lombarda è considera ta un’eccellenza italiana. Ma nella nostra regione continuano imperterriti scandali e malaffare. Nell'attesa che l’inchiesta della magistratura faccia il suo corso, va sottolineata la responsabilità politica di chi dovrebbe garantire un sistema di controlli che, evidentemente, non vengono fatti a sufficienza e a dovere”.
 
È quanto hanno affermato Manuela Vanoli e Natale Cremonesi, segretari generali rispettivamente della Fp Cgil Lombardia e della Fp Cgil Milano a proposito dell’inchiesta che ieri ha coinvolto quattro primari dell’ospedale Galeazzi e del Pini e del direttore sanitario di quest’ultima struttura.

“Vogliamo però anche richiamare un’altra responsabilità che dovrebbe sempre essere agita in nome della tutela della salute delle persone: quella individuale di professionalità che, per ruolo e competenze, sviliscono la loro missione per mero tornaconto personale”, hanno aggiunto i sindacalisti. “Quando nell’illegalità e nel malcostume sono coinvolte alte professionalità è ancora più vergognoso e odioso, proprio per la posizione che rivestono. Ed è vergognoso e odioso sia di fronte alle cittadine e ai cittadini cui devono rispondere ma anche nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità che onestamente erogano servizi all’utenza tra mille difficoltà e condizioni di lavoro spesso pessime per via delle carenze di personale, logistiche e organizzative”.
 
“Vogliamo più trasparenza, più controlli e più efficaci in un settore così esposto al rischio di tangenti e interessi”, hanno concluso Vanoli e Cremonesi. “Vogliamo legalità nella sanità. Una sanità produttrice di salute e cura per le cittadine e cittadini, su cui si investe come motore di sviluppo e nel rispetto e valorizzazione delle sue operatrici e operatori”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA