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Martedì 10 APRILE 2018
Toscana. Disabilità: si allarga la rete dei centri per lo sport paralimpico SportHabile

Dalla nascita del progetto, nel 2010, in Toscana si è registrato un incremento di oltre il 70% dei praticanti attività sportiva paralimpica. Saccardi: “Lo sport è un pezzo importante della terapia e del sostegno alle persone con disabilità. Il connubio tra sport e disabilità è un segno di grande civiltà. Il nostro principio fondante è dare a tutti l'opportunità di fare sport”

Ha raggiunto quota 61 il numero dei centri SportHabile in Toscana. Questa mattina è stato infatti confermato il riconoscimento a ulteriori 17 centri di promozione dello sport paralimpico che vanno ad ampliare la rete istituita dal Progetto SportHabile nel 2010 in seguito alla proposta avanzata dal Cip Toscana, in collaborazione con il Coni e con l'appoggio della FAND e della FISH, alla Regione Toscana per la creazione di una rete di strutture in grado di accogliere anche gli sportivi disabili.
 
“Questo è un risultato importantissimo in gran parte merito del CIP e del progetto ‘Un battito d'ali per lo sport’”, ha affermato l’assessore al diritto alla Salute Stefania Saccardi. “Lo sport è un pezzo importante della terapia e del sostegno alle persone con disabilità. E la Toscana è una terra dove c'è grande attenzione a tutto questo. Il connubio tra sport e disabilità è un segno di grande civiltà. Il nostro principio fondante è dare a tutti l'opportunità di fare sport”.

“Questo è un progetto che parte nel 2010”, ha ricordato il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Toscana Massimo Porciani. “È una rete che col tempo è cresciuta, fino ad arrivare ai 61 centri attuali. Noi abbiamo 18 sportelli informativi sulle possibilità offerte dal movimento paralimpico in Toscana. E prima di dare il riconoscimento di SportHabile, i nostri tecnici vanno nelle strutture a verificare che queste siano davvero accessibili e accoglienti per i disabili”.

Al momento circa la metà dei centri SportHabile si dedica all'attività paralimpica per disabili fisici, un quinto si rivolge ai disabili sensoriali ed il restante 30% ai disabili intellettivo-relazionali. Ampio è il ventaglio delle discipline praticabili: tra le più rappresentate equitazione, nuoto, scherma, bocce, tiro con l'arco, ma anche atletica, baseball, calcio a 5, calcio balilla, canoa, canottaggio, ciclismo, danza, hockey, judo, pallamano, pallavolo, sci, tennis, tennis tavolo, torball, vela, basket.
 
 
Contestualmente alla nascita di SportHabile è stato registrato un incremento di oltre il 70% dei praticanti attività sportiva paralimpica in Toscana. Nell'ambito del progetto sono nati parallelamente gli sportelli InformHabile (punti informativi sulle possibilità offerte dal movimento paralimpico in Toscana, attualmente 15 diffusi sul tutto il territorio regionale) e FormHabile (corsi specifici per l'informazione sull'attività paralimpica dedicati alla formazione degli operatori sportivi, tecnici federali e di tutte quelle figure che si occupano di sport e disabilità).
 
“Per me essere qui è un onore, come lo è aver rappresentato, primo toscano, la mia terra ai Giochi paralimpici in Corea del Sud”, ha affermato Jacopo Luchini, campione di parasnowboard e unico atleta toscano a partecipare alle recenti Paralimpiadi in Corea del Sud. “Lo sport per me è tutto: vita, divertimento, sacrifici, dolore, passione. Le famiglie tendono a tenere i figli disabili sotto una campana di vetro. Voglio rivolgere un invito alle famiglie e ai centri sportivi a non porre limiti ai ragazzi. Se poi diventeranno atleti o no, non è questo l'importante. La mia famiglia l'ha capito molto presto e mi ha sempre esortato. Questo mi ha davvero cambiato la vita e mi ha portato dove sono adesso”. 

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