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Lunedì 09 APRILE 2018
Milano. Fials: “Carenza di personale alla Asst Nord Milano: situazione al limite”

In totale, secondo l’organizzazione sindacale, mancano almeno una quarantina di unità, specie infermieri, operatori sanitari e tecnici di laboratorio. Non è migliore la situazione dei Cup con dipendenti costretti a continui spostamenti giornalieri per far fronte alle varie carenze di personale

“Carenza di personale sanitario ed amministrativo ormai cronica in tutti i reparti sanitari dei nosocomi di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni Situazione critica anche nelle strutture dei poliambulatori di Milano e provincia e nei distretti afferiti dall’ex Asl di Milano dove i lavoratori hanno sottolineato anche le carenze di natura strutturale. Nei centri di prenotazione unica (CUP) la situazione non sembra migliore e gli operatori sono soggetti a continui spostamenti giornalieri per far fronte alle varie carenze di personale”.

È la denuncia di Fials Milano, secondo cui nell’Asst Nord Milano la situazione è ormai al limite: “Ci troviamo costretti a registrare un malcontento generale del personale dell’azienda”, scrive il sindacato in una nota. “Nonostante le nostre ripetute e continue denunce la situazione non sembra migliorare, anzi col passare del tempo si intensificano le carenze. Non riusciamo a comprendere questo silenzio della Direzione Generale: ormai gli operatori sono ridotti all’osso e allo stremo delle forze”.

In totale, secondo l’organizzazione sindacale, mancano almeno una quarantina di unità: "registriamo forti carenze di personale infermieristico, operatori sanitari e tecnici di laboratorio. I centri di prenotazione unica (CUP) sono in forte carenza su tutto il territorio di Milano e Provincia”, continua Fials che prevede un peggioramento della situazione in vista delle ferie estive.
 

“L’esito delle assemblee promosse in tutta l’azienda ha evidenziato una situazione non più sostenibile e procrastinabile nel tempo , chiederemo da subito con forza ai vertici aziendali immediate assunzioni. Non vorremmo essere costretti ad arrivare allo sciopero generale, ma questa situazione non può andare avanti”, conclude l’organizzazione sindacale. 

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