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Venerdì 23 MARZO 2018
L’Italia in prima linea per una salute più equa. Il ruolo dell’Iss nel coordinamento italiano della Joint Action europea Jahee

L'obiettivo generale di JAHEE, che prevede la partecipazione di 25 paesi europei, è quello di contribuire alla riduzione delle disuguaglianze di salute attraverso la definizione di strategie mirate alla promozione di adeguate politiche per contrastarle. Il coordinamento italiano della Joint Action è stato affidato all’Istituto Superiore di Sanità che sarà supportato dalla Regione Piemonte (Asl TO3), dell’Agenas e dall'Inmp.

Negli ultimi 15 anni è cresciuta in ambito europeo l’attenzione al tema delle disuguaglianze di salute e alle loro conseguenze. E’ evidente che nonostante il continuo aumento del livello medio della salute osservato negli ultimi decenni, importanti differenze sono ancora presenti tra le persone che vivono in parti diverse dell’Unione Europea (UE). La probabilità di contrarre una malattia e l’aspettativa di vita sono diverse tra i Paesi e al loro interno.
 
Tali disuguaglianze, se non giustificate dal punto di vista biologico, possono essere definite inique perché evitabili e riconducibili ai determinanti sociali di salute cioè quei fattori che determinano le differenze negli esiti della salute. Le persone saranno tanto più in buona salute quanto più favorevoli sono le loro condizioni economiche e sociali in cui esse vivono. Pertanto, solo azioni mirate ai determinanti sociali di salute quali ad esempio reddito, istruzione, lavoro, saranno in grado di eliminare le disuguaglianze di salute.

In quest’ambito, la Commissione Europea nel 2009 ha redatto un documento dal titolo “Solidarietà in materia di salute: riduzione delle disuguaglianze sanitarie nell’EU”, poi approvato dalle principali istituzioni europee con l’impegno di promuovere strategie per il contrasto alle disuguaglianze di salute. Anche l’Italia ha accolto le sollecitazioni dell’Europa, dando avvio nel 2012 a un gruppo di lavoro a cui hanno aderito 11 regioni, coordinato della Regione Piemonte. Tra il 2012 e il 2014 il gruppo di lavoro ha elaborato il Libro Bianco sulle disuguaglianze di salute in Italia (Costa G et al. Equità nella salute in Italia. 2014, Milano, Franco Angeli).
 
L’impegno dell’Italia nel contrasto alle disuguaglianze di salute è proseguito con la recente stesura di un documento tecnico dal titolo “L’Italia per l’Equità nella Salute”, presentato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il primo dicembre 2017.
 
Il nostro Paese si pone inoltre in prima linea per contrastare le diseguaglianze di salute attraverso il coordinamento della Joint Action europea sull’equità della salute (Joint Action Health Equity Europe, JAHEE) nell'ambito del Terzo Programma di Salute Pubblica 2014-2020, che sarà ufficialmente avviata a Lussemburgo il 21 giugno 2018 (kick-off meeting). L'obiettivo generale di JAHEE, che prevede la partecipazione di 25 paesi europei, è quello di contribuire alla riduzione delle disuguaglianze di salute attraverso la definizione di strategie mirate alla promozione di adeguate politiche per contrastarle.
 
Il coordinamento italiano della Joint Action è stato affidato all’Istituto Superiore di Sanità (ISS), con l’assenso di tutti i paesi partecipanti. L’attività di coordinamento sarà supportata dalla collaborazione della Regione Piemonte (ASLTO3), dell’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) e dell’Istituto nazionale, salute, migrazioni e povertà (INMP).
 
JAHEE rappresenta per l’ISS e per il nostro Paese una straordinaria opportunità per dare concreta attuazione ad interventi orientati all’equità. La partecipazione ad una Joint Action di tale rilevanza, potrà contribuire a rafforzare la consapevolezza in merito al divario esistente in termini di “esiti di salute”, evidente sia a livello nazionale che europeo. Consentirà inoltre un costruttivo confronto, sul piano delle esperienze, tra le differenti realtà presenti nei diversi Paesi. Rafforzare un approccio cooperativo nell'affrontare le disuguaglianze di salute, facilitare lo scambio, l'apprendimento tra i Paesi e facilitare la trasferibilità di patrimonio di conoscenza e di esperienza acquisito rappresentano il denominatore comune che guiderà questa importante iniziativa.
 
È nostro auspicio che i risultati della Joint Action prodotti in tre anni, possano generare interesse e impegno attivo nel contrasto alle disuguaglianze di salute, in tutti i settori della politica e non solo in ambito sanitario. L’obiettivo ultimo è quello di stimolare un approccio integrato ed intersettoriale (la Salute in tutte le Politiche) che possa riunire intorno ad un tavolo i responsabili di vari ministeri (Sanità, Economia, Istruzione, Ambiente, ecc.) e produrre risposte concrete al problema delle disuguaglianze di salute nel nostro Paese e in Europa.
 
Raffaella Bucciardini
Centro Nazionalke Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità 

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