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Venerdì 16 MARZO 2018
Innovazione ed evoluzione della sanità territoriale. Un convegno all’Asl TO3
Nel convegno, che si è svolto a Rivoli, si è parlato delle nuove frontiere in grado di rivoluzionare, a vantaggio dei pazienti, i tradizionali percorsi di cura. Si è parlato in particolare dei nuovi strumenti, come la comunità di pratica, appena messi a punto dalla Regione Piemonte e subito adottati dall’Asl TO3 che consentono il riordino del sistema.
Asl TO3 in prima fila, al fianco della Regione Piemonte e dell’Università e Politecnico di Torino nel gestire la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo di nuove pratiche.
Questa volta nell’assistenza territoriale: in un affollato convegno, che si è svolto a Rivoli e nel quale si è parlato delle nuove frontiere in grado di rivoluzionare, a vantaggio dei pazienti, i tradizionali percorsi di cura. Si è parlato in particolare dei nuovi strumenti, come la comunità di pratica, appena messi a punto dalla Regione Piemonte e subito adottati dall’Asl TO3 che consentono il riordino del sistema.
L’Asl TO3 è infatti sede di comunità di pratica (che non a caso il Direttore dell’Asl Flavio Boraso ha voluto denominare Olimpia in omaggio all’area olimpica di riferimento) e delle prime case della salute vere innovazioni gestionali così importanti nella gestione delle patologie croniche, strutture sulle quali l’Asl sta intensamente e concretamente lavorando con 4 strutture già attive e funzionanti (Vigone, Cumiana, Borgaretto e Pianezza) ed una quinta (Avigliana) prossime all’apertura.
E sulla scia degli interventi dell’Assessorato regionale alla sanità (che in materia fa da apripista a livello nazionale) si è tenuto l’incontro odierno, molto partecipato, al quale, appena aperte le iscrizioni erano subito pervenute 300 richieste , che in pochi giorni avevano completato la già capiente sala comunale dei congressi di Rivoli, a testimonianza dell’interesse che riscuote la materia.
Recitava il programma: “un’occasione per far incontrare le migliori esperienze e visioni rispetto al tema della cronicità e delle cure integrate”: così è stato, nella molteplicità degli interventi qualificati sia da parte dei 25 relatori susseguitisi durante l’intera giornata sia da parte dei partecipanti al dibattito.
Da rilevare che tutti gli attori del sistema hanno garantito all’incontro la loro qualificata presenza: la Regione Piemonte con l’intervento nel pomeriggio dell’Assessore Saitta, della dottoressa Li Calzi esperta in progettazione europea per la salute, il Consiglio Superiore di Sanità con la Presidente professoressa Siliquini, il mondo accademico con il professor Ricardi Direttore della scuola di Medicina dell’Università ed il professor Audenino Direttore del Centro interdipartimentale PolitoBIO Med lab del Politecnico di Torino ormai legato all’ASL TO3 da qualche anno da un filo diretto e costante sui temi della formazione e della sperimentazione di nuove tecnologie applicate su larga scala, la ricerca sul campo con il dottor Petracca della SDA Bocconi.
Ed ancora, non poteva mancare il contesto internazionale, con i rappresentanti francesi dei progetti europei attivati con la stessa l’Asl TO3 ( Alcotra Pro-Santè) rappresentati per l’occasione dal dottor Y Le Bras Direttore del Centro Ospedaliero di Briançon e dal dottor Damiano Casalucci Direttore del Polo di Medicina e rappresentante del Comitato di pilotaggio del progetto Interreg - Alcotra realizzato con l’Asl TO3.
E poi i rappresentanti della Medicina di Famiglia, attori in primissima fila nell’evoluzione e nello sviluppo dell’assistenza territoriale con l’intervento del dottor Bernabè , coordinatore della Comunità di pratiche Olimpia. Ma un ruolo assolutamente nuovo ed in grande evoluzione si prospetta per l’intera area delle professioni sanitarie a partire dagli infermieri di famiglia e di comunità : non a caso il coordinamento della comunità di pratica e affidato da una lato ad un Medico di famiglia come il dottor Bernabe e dall’altra ad una coordinatrice infermieristica come la dottor Antonella Carta. E con, in apertura, l’intervento delle istituzioni del territorio rappresentate dal Sindaco di Rivoli Franco Dessì.
E poi naturalmente la folta presenza dell’Asl TO3 con il Direttore Generale dottor Flavio Boraso a guidare la qualificata squadra di professionalità al lavoro in Azienda in tutti i progetti integrati per l’innovazione e l’evoluzione della sanità territoriale: dalle Direzioni di Dipartimenti e Distretti alla Formazione, dalla Pianificazione strategica alle Professioni sanitarie ed in particolare infermieristiche.
Un confronto molto utile e proficuo, che da poco dispone anche di un prezioso quadro di riferimento costituito dal nuovo Piano regionale per la cronicità : non a caso l’Asl TO3 è una delle 4 Asl piemontesi a cui l’Assessorato ha assegnato la funzione di “Comunità di pratica”, circostanza che carica l’Azienda sanitaria della delicata responsabilità di guidare in Piemonte la sperimentazione , lo sviluppo ed il monitoraggio nell’evoluzione dell’assistenza territoriale; si lavora dunque alla costruzione di un nuovo modello di intervento, da testare sul campo, che chiama a raccolta in modo integrato “ a rete” tutti gli attori , e che ha fra i principali obiettivi quello di riscrivere l’intervento del sistema sanitario ad iniziare dalle patologie croniche , vera scommessa della sanità di tempi non futuri ma imminenti, attuali.
Il tutto, come è stato spigato negli interventi in programma, attraverso strumenti quali ad esempio le Case della Salute , vero snodo che si colloca a metà fra il singolo ambulatorio del Medico di famiglia e l’ospedale di riferimento: strutture nelle quali i cittadini possono disporre non lontano da casa di un’assistenza medica qualificata per 12 ore al giorno, senza ricorrere spesso impropriamente ai pronto soccorso ed agli ospedali.
Fra i punti di forza delle Case della Salute, la messa in rete dei medici di famiglia con la possibilità per l’assistito, anche in caso di assenza del singolo Medico di riferimento, di disporre sempre in tempo reale dell’assistenza medica presente in quel momento di bisogno. Secondariamente fra le nuove opportunità quella dell’attivazione della medicina di iniziativa , così importante specie nelle patologie croniche ( dai problemi cardiovascolari alla terapia anticoagulante) , con nuove modalità di approccio ai pazienti i quali, anziché venire solo attesi in ambulatorio in caso accada qualcosa di serio, vengono presi in carico e monitorati restando prevalentemente al proprio domicilio per garantire loro un’assistenza costante nel tempo , svolta da una figura di importanza determinante nei percorsi assistenziali, quella dell’infermiere.
Infine ma non ultime, le nuove opportunità offerte nell’ambito della prevenzione, dei corretti stili di vita e più in generale della promozione della salute grazie ad interventi periodici di specifiche professionalità dell’Asl. Da ultimo si rileva che le case della salute divengono anche il riferimento per attività distrettuali di tipo amministrativo come ad esempio le prenotazioni e la consegna dei referti con l’invio informatico degli stessi, direttamente anche nella cartella del relativo assistito a disposizione di tutti i medici della Casa della Salute stessa.
“L’incontro di oggi ha consentito di presentare queste innovazioni, di condividere le esperienze in atto, di ascoltare le osservazioni di tutti i principali e qualificati interlocutori del sistema in un’ottica di welfare comunity e con il coinvolgimento di tutte le forze del territorio ( compreso il sociale) e dei cittadini , con l’obiettivo di modernizzare l’assistenza territoriale e rendere più mirati ed efficaci gli interventi “ ha sottolineato stamattina il dottor Flavio Boraso – Direttore Generale dell’Asl To3 in apertura del Convegno “sono davvero grato anzitutto alla Regione Piemonte per aver considerato la nostra azienda come terreno di sperimentazione sul campo, l‘Università ed il Politecnico per questa alleanza sul fronte della formazione e della ricerca applicata, nonché i vicini partner francesi che hanno trovato nella nostra azienda una realtà idonea ad attivare ambiziosi progetti comuni. L’Asl TO3 è presente sulla scena con una bella squadra di professionalità qualificate e motivate che ringrazio per l’impegno attuale e futuro nei progetti presentati . La notevole partecipazione di oggi testimonia l’attenzione e la disponibilità del sistema sanitario a sperimentare ed intraprendere nuovi percorsi assistenziali non certo teorici ma strutturali e direttamente sul campo, a tutto beneficio dei nostri pazienti”.
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