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Mercoledì 14 MARZO 2018
Piemonte. Bono (M5S): “Videosorveglianza e auto di servizio per tutelare i medici di continuità assistenziale”

All’indomani dell’ennesima aggressione ai danni di un medico di continuità assistenziale, verificatasi a Novara, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Piemonte e vicepresidente della Commissione regionale Sanità Davide Bono propone la sua ricetta: “Dal Servizio di Guardia Medica dipende la salute di tutti i cittadini piemontesi sul territorio”.
 


Impianti di videosorveglianza in ogni postazione di continuità assistenziale e l'accompagnamento dei medici in esse impegnati con auto di servizio.
È questa la proposta che arriva dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Piemonte e vicepresidente della Commissione regionale Sanità Davide Bono all’indomani dell’aggressione di un medico di continuità assistenziale a Novara.


“L'incolumità degli operatori negli ospedali piemontesi e nel servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) è messa quotidianamente a rischio”, dice Bono. “Quali iniziative metterà in campo la Regione per tutelare la sicurezza degli operatori sanitari dopo le aggressioni avvenute negli ultimi mesi?  L'assessore alla Sanità Antonio Saitta ha affermato, in relazione al caso di Novara, che la struttura è posta sotto videosorveglianza e le immagini saranno trasmesse alle Forze dell'ordine. Purtroppo però impianti simili non sono presenti nella stragrande maggioranza delle strutture sanitarie piemontesi e delle postazioni di guardia medica, dove i medici lavorano spesso da soli, in orari anche notturni. Riteniamo necessario quindi posizionare videocamere in tutte le postazioni di guardia medica del Piemonte sotto un'unica cabina di regia in modo da scoraggiare gli aggressori ed individuare gli eventuali autori di azioni criminose”.

Inoltre, ha aggiunto il consigliere, “sarà necessario tutelare il personale impegnato nel servizio di ex guardia medica, in particolar modo quello femminile, estendendo, da Torino a tutta la Regione, l'accompagnamento con auto di servizio anche attraverso apposite convenzioni. Queste sono le nostre proposte per migliorare la sicurezza dei lavoratori del Servizio di Guardia Medica, dalla quale dipende la salute di tutti i cittadini piemontesi sul territorio”.


 

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