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Venerdì 09 MARZO 2018
Sicurezza in sanità. Asl To5, Csi Piemonte e Istituto Mario Boella si aggiudicano il progetto europeo
Il progetto Safecare sarà finanziato con 1,4 milioni euro. “Consentirà di analizzare e provare sul campo nuove e innovative soluzioni tecnologiche e procedure di sicurezza”, spiega il Direttore amministrativo Massimo Corona. Artusi (Csi Piemonte): “La vulnerabilità delle reti e la necessità di mettere in sicurezza servizi, informazioni e dati sensibili che riguardano la vita delle persone assumono un ruolo centrale”.
Una partnership vincente quella tra Asl TO5, CSI Piemonte e Istituto Superiore Mario Boella sulle più avanzate tecnologie e procedure di sicurezza in campo sanitario, che ha visto aggiudicarsi un finanziamento europeo del valore di 1 milione e 400 mila euro con il nuovo progetto SAFECARE sulla “Protezione delle Infrastrutture critiche nella sanità”.
Finanziato dal Programma Horizon 2020, il progetto coinvolge un partenariato composto da 21 enti di 10 diversi Stati Europei, per un valore complessivo di 9 milioni di euro e ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza e il funzionamento continuo e coordinato delle infrastrutture critiche che presidiano un fondamentale settore della società moderna: la Sanità.
“Lo sviluppo e l'organizzazione dei Paesi industrializzati – spiegano Asl TO5 e CSI Piemonte in una nota - si fondano infatti su un sistema di infrastrutture sempre più complesse e articolate. Sistema dei trasporti, sanità, reti per la fornitura dell'energia, risorse idriche, banche, sono solo alcuni esempi delle infrastrutture definite “critiche”, per strategicità e importanza, la cui manomissione o interruzione anche momentanea a causa di problemi di sicurezza può avere effetti dirompenti sul normale funzionamento di un Paese. Negli ultimi anni, per ragioni economiche, sociali e tecnologiche, queste infrastrutture sono diventate sempre più complesse e interdipendenti. Questo ha permesso di migliorare la qualità dei servizi e di contenere i costi, ma ha generato un grado più alto di vulnerabilità. Gli effetti di guasti tecnici, attacchi cibernetici, disastri naturali o attacchi terroristici possono infatti avere conseguenze devastanti sull'economia di un Paese e sulla vita dei suoi abitanti”.
Il progetto SAFECARE, della durata di tre anni, si propone di combinare le tecnologie più avanzate, le metodologie sistemiche e le procedure più evolute, in nuove soluzioni tecniche e metodologiche di sicurezza fisica e cibernetica delle strutture sanitarie, secondo il criterio della sostenibilità economica.
I partner piemontesi collaboreranno con i partner stranieri nella valutazione delle soluzioni per la sicurezza e la gestione delle crisi: il CSI Piemonte si occuperà degli aspetti di sicurezza informatica e di rete dell’Asl TO5 e delle attività formative per tutti i partner, l’Asl TO5 gestirà tutti gli aspetti di sicurezza fisica ospedaliera e l’Istituto Superiore Mario Boella guiderà le attività relative alla combinazione delle soluzioni di sicurezza fisiche con quelle informatiche. Si definiranno quali sono gli elementi di vulnerabilità, gli asset critici e i rischi che si possono prevedere. I dati raccolti saranno gestiti ed elaborati dal CSI Piemonte a livello locale ed europeo, mediante sofisticate tecniche di analisi statistica per realizzare un sistema di supporto alle decisioni applicabile in caso di situazioni critiche.
Progetti dimostrativi mediante la definizione e il test di specifici scenari sono previsti negli Ospedali di Marsiglia, Torino, Amsterdam. Queste sperimentazioni varranno come esperienze pilota e produrranno risultati che saranno resi disponibili concretamente come dati e soluzioni, scalabili ed adattabili alle diverse realtà operative sanitarie in tutti i Paesi Europei.
“Questo progetto di valore significativo ci consentirà di analizzare e provare sul campo nuove e innovative soluzioni tecnologiche e procedure di sicurezza, al fine di migliorare i servizi della nostra Asl – ha dichiarato il Direttore Amministrativo dell’Asl TO 5, Massimo Corona - quello che è significativo è il riconoscimento del lavoro di un gruppo che ha saputo, innanzi tutto individuare l’argomento e, in secondo luogo è stato capace di renderlo credibile agli occhi di una commissione valutatrice europea. Un progetto che potrà essere applicato anche in diverse strutture sanitarie regionali, in Italia e nel resto dell’Europa”.
“Questo progetto – ha sottolineato il Presidente del CSI Piemonte, Claudio Artusi - rappresenta un’importante iniziativa che ci vedrà protagonisti a livello internazionale insieme all’Asl TO 5 e all’Istituto Superiore Mario Boella su un tema cruciale come quello della protezione delle infrastrutture critiche, fondamentali per la vita e il benessere di un Paese. Oggi la vulnerabilità delle reti e la necessità di mettere in sicurezza, servizi, informazioni e dati sensibili che riguardano la vita delle persone assumono un ruolo centrale soprattutto per le Aziende Sanitarie e in generale per le Pubbliche Amministrazioni. Il CSI Piemonte continuerà a impegnarsi su questi temi, per riuscire a fornire con continuità ed efficienza i servizi necessari a PA, Cittadini e Imprese”.
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