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Martedì 06 MARZO 2018
Parlamento. Ecco le tappe per l’avvio della XVIII Legislatura
Si inizierà l'8 e 9 marzo, quando i nuovi deputati e senatori potranno adempiere le prime pratiche burocratiche per registrarsi in Parlamento. Il 23 marzo si avrà invece la prima seduta delle nuove Camere per l'elezione dei presidenti di Montecitorio e Palazzo Madama con due distinti meccanismi di voto. Entro il 27 marzo i gruppi parlamentari elegeranno i loro presidenti. Ad inizio aprile le dimissioni di Gentiloni e l'inizio delle consultazioni al Quirinale per il nuovo Governo.
Concluse le operazioni di voto per le elezioni politiche del 4 marzo, a seggi chiusi, quali saranno le prossime tappe necessarie per l'avvio della XVIII Legislatura? Si inizierà dal prossimo 8 e 9 marzo, quandi i nuovi deputati e senatori potranno adempiere le prime pratiche burocratiche per registrarsi in Parlamento.
Il 23 marzo si avrà invece la prima seduta delle nuove Camere. A presiederla, saranno a Palazzo Madama l'ex presidente della Repubblica e senatore a vita, Giorgio Napolitano, sulla base del criterio di anzianità, mentre a Montecitorio si dovrà scegliere tra i vicepresidenti della Camera della passata legislatura, partendo da quello che è stato eletto con più voti.
La prima seduta sarà dedicata all'elezione dei nuovi presidente di Camera e Senato. Anche in questo caso, i meccanismi di voto saranno differenti. Al Senato l'operazione si dovrebbe concludere al massimo entro 48 ore. Se, infatti, dopo due votazioni nessuno dovesse riuscire a raggiungere la maggioranza assoluta, si ricorrerà al ballottaggio tra i due più votati. Alla Camera, invece, i tempi potrebbero essere più lunghi: servirà la maggioranza dei 2/3 dell'Assemblea nei primi tre scrutini, poi la maggioranza assoluta. E si dovrà andare avanti così fino alla 'fumata bianca'.
Il 25 marzo i parlamentari dovranno poi aver comunicato a quale gruppo parlamentare vogliono appartenere. Entro il 27 marzo i gruppi parlamentari elegeranno i loro presidenti.
Si arriverà così ad inizio aprile, quando eletti i presidenti di Camera e Senato, e formati i gruppi parlamentari, l'attuale presidente del Consiglio Paolo Gentiloni rassegnerà le sue dimissioni e partiranno le consultazioni per la formazione del nuovo Governo. Al Quirinale saliranno dal presidente Sergio Mattarella i presidenti delle camere, l'ex capo dello Stato Giorgio Napolitano ed i rappresentanti dei gruppi parlamentari. Al termine delle consultazioni Mattarella deciderà per un incarico esplorativo se la situazione dovesse essere ancora incerta, o per un incarico pieno per formare il nuovo Governo. Nel mentre Gentiloni resterà in carica per gli affari correnti.
Se l'incaricato accetta, una volta sciolta la riserva, presenta la lista dei ministri al presidente della Repubblica, giura con la sua squadra al Quirinale e si presenta a Camera e Senato per ottenere il voto di fiducia. Se invece rinuncia, al via nuovo giro di consultazioni e nuovo incarico. Una volta ottenuta la fiducia dai due rami del Parlamento il nuovo Governo potrà cominciare il suo lavoro.
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