Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 3-11-2011 l'"Accordo, ai sensi dell'art. 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento recante «Integrazione agli indirizzi di carattere prioritario sugli interventi negli Ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) e nelle Case di cura e custodia (CCC) di cui all'Allegato C al DPCM 1° aprile 2008".
Sono state previste alcune integrazioni al percorso per il superamento degli Opg delineato all'allegato C del Dpcm 1° aprile 2008: implementare la tutela della salute mentale nelle carceri ordinarie e creare un coordinamento per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari nei bacini macroregionali coperti dalle strutture.
L'accordo prevede che, entro il 30 giugno 2012, ogni Regione, attraverso i propri Dsm e in accordo con l'amministrazione penitenziaria, deve programmare e attivare in almeno un istituto di pena una sezione dedicata alla tutela della salute mentale dei detenuti nel proprio territorio. Questa sezione dovrà concorrere operativamente al superamento degli Opg garantendo due funzioni: assicurando nelle carceri ordinarie l'espletamento delle osservazioni per l'accertamento delle infermità psichiche e prevenendo l'invio in Opg dei detenuti che si ammalano durante la pena; prendendo in carico le persone di competenza presenti in uno degli Opg per determinarne sia la dimissione sia il ritorno in un istituto ordinario della Regione.
L'amministrazione penitenziaria, inoltre, non dovrà più inviare detenuti in Opg per osservazione psichiatrica.
La seconda parte dell'accordo prevede l'istituzione in ogni bacino macroregionale di riferimento dei sei ospedali psichiatrici del "Gruppo di coordinamento per il superamento degli Opg" composto da un rappresentante di ogni Regione e coordinato dall'esponente dell'amministrazione locale in cui ha sede la struttura. Ciascuna Regione dovrà poi istituire il collegato "Sottogruppo tecnico regionale per il superamento degli Opg", con una rappresentanza dei diversi servizi deputati alla presa in carico degli internati.
Entro la fine dell'anno un accordo di programma dovrà, infine, contenere altri impegni: promuovere in ogni fase la gestione uniforme e omogenea dell'assistenza a detenuti e internati; assumere per i destinatari di una misura carceraria "il principio della iniziale costante competenza del Dsm" di residenza o di abituale dimora; impegnare le Asl a realizzare programmi di cura e riabilitazione condivisi tra tutti i servizi territoriali competenti e integrati con i servizi sociali comunali per il reinserimento nel contesto di appartenenza.