quotidianosanità.it
Lo studio
La maggior parte dei partecipanti, inoltre, era in sovrappeso o obesa. Il 65-70% di questi diabetici, infine, assumeva farmaci per abbassare i livelli di colesterolo o altri grassi nel sangue e la maggior parte assumeva anche antidiabetici.A due anni dall’inizio dello studio, i ricercatori non hanno evidenziato differenze per quel che riguardava l’aumento delle placche aterosclerotiche, indipendentemente dal fatto che i partecipanti bevessero o meno. Per quanto riguarda le placche a livello delle arterie, invece, ci sarebbe stata una leggera, ma statisticamente significativa, riduzione dei depositi nei vasi sanguigni.
Le osservazioni
“L’alcool potrebbe aiutare ma non è privo di rischi”, commenta Gregory Marcus, dell’Università della California di San Francisco, non coinvolto nello studio. “Potrebbe infatti aumentare il rischio di problemi al ritmo cardiaco, che a loro volta possono causare ictus. Per questo, anche se l’alcool potrebbe aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari in alcune circostanze, non ci sono prove sufficienti per suggerire alle persone di iniziare a bere, conclude l’esperto.
Fonte: European Journal of Clinical Nutrition
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Nutri & Previeni)
stampa | chiudi
Lunedì 26 FEBBRAIO 2018
Diabete. Un bicchiere di vino aiuta a “pulire” le arterie
Il vino, oltre a fare buon sangue, pulisce anche le arterie di chi soffre di diabete. A questo conclusione è giunto uno studio israeliano che ha analizzato i dati oltre 200 persone con diabete di tipo 2. Rosso o bianco, l’effetto - se pur moderatro - è lo stesso
(Reuters Health) – Nei diabetici che hanno placche aterosclerotiche, bere vino potrebbe ridurre la presenza di queste formazioni nei vasi sanguigni. A evidenziarlo, sull’European Journal of Clinical Nutrition, è stato uno studio coordinato da Rachel Golan, del Ben-Gurion University of the Negev a Beer Sheva, in Israele.
I ricercatori hanno esaminato i dati provenienti da 224 persone con diabete di tipo 2 che normalmente non bevevano alcoolici, ma alle quali è stato chiesto di seguire una dieta mediterranea e di bere circa un bicchiere da 150 ml di vino rosso, bianco o acqua tutti i giorni a cena. Tra il sottogruppo di 174 persone che si erano sottoposte all’ecodoppler delle arterie, il 45% aveva una placca rilevabile all’inizio dello studio.
Una limitazione dello studio sarebbe dovuta al fatto che l’effetto potrebbe essere stato causato dalla dieta mediterranea, piuttosto che dal vino. Inoltre, i ricercatori avevano solo immagini ecografiche di accumulo di placca per una piccola percentuale di pazienti e il periodo d follow-up di due anni potrebbe non essere lungo abbastanza da consentire di rilevare differenze significative nell’accumulo di placca. Nonostante questo, “tra i pazienti con diabete sotto controllo e basso rischio di abuso di alcool, avviare un moderato consumo di vino nel contesto di una dieta sana sembra apparentemente sicuro e potrebbe ridurre, anche se di poco, il rischio cardiometabolico”, dice Rachel Golan, autrice principale dello studio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA