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Mercoledì 21 FEBBRAIO 2018
Trapianti. Prelievo di cornee nella notte all’ospedale di Vasto

Gli organi sono stati trasferiti alla Banca degli occhi dell’Aquila. Il donatore è un paziente di 60 anni che aveva ricevuto una diagnosi di tumore al cervello appena una settimana fa. Dato il rapido decorso della malattia non è stato possibile donare altri organi poiché non era stato ancora possibile tipizzare le cellule cancerose né valutare l’integrità di fegato e reni.
 


Questa notte all’ospedale di Vasto è stato eseguito un prelievo di cornee da un paziente deceduto nel reparto di Neurologia.

Il donatore è un uomo che avrebbe compiuto 60 anni fra tre giorni: una settimana fa, accusando alcuni disturbi era stato ricoverato in Neurologia, dove gli era stato diagnosticato un tumore al cervello.

Era previsto un suo trasferimento a Pescara per un’operazione, ma  è stato colpito da un’emorragia cerebrale e le sue condizioni sono precipitate fino alla constatazione della morte cerebrale. I familiari hanno espresso la volontà di donare gli organi, che lo stesso loro congiunto aveva espresso più volte.

Tuttavia, a causa del tumore, non è stato possibile procedere al prelievo degli altri organi: tanto rapido è stato il decorso della patologia che non era stato ancora possibile tipizzare le cellule cancerose né valutare l’integrità di fegato e reni.

Gli unici organi “utili” per la donazione erano le cornee, che sono state prelevate nella notte, un’ora dopo il decesso. L’intervento è stato eseguito dal coordinatore dei trapianti della struttura abruzzese Antonino D’Ercole. Le cornee sono state trasferite alla Banca degli occhi dell’Aquila.

“Un ringraziamento doveroso va alla famiglia - ha tenuto a sottolineare il medico - per l’estremo atto di generosità compiuto in un momento drammatico, con la malattia e la perdita del congiunto che si sono accavallate nel giro di pochissimi giorni, generando dolore e smarrimento. Va a loro merito l’aver voluto onorare la volontà di donazione del famigliare in circostanze nelle quali resta difficile conservare lucidità e pensare alle vite degli altri”.
 

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