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Lunedì 12 FEBBRAIO 2018
Lazio. Fondazione Santa Lucia confermata Irccs dal ministero della Salute
Superata la valutazione biennale per la conferma della qualifica di Irccs. Attività di ricerca, clinica e di formazione riconosciuta in linea con i requisiti richiesti. La direzione generale e scientifica: “È un riconoscimento innanzitutto del lavoro compiuto ogni giorno dai nostri ricercatori”.
Il ministero della Salute ha confermato il riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico della Fondazione Santa Lucia di Roma.
Nella sua relazione finale la Commissione ministeriale ha dichiarato di “apprezzare positivamente la quantità e la qualità dell'attività clinico-assistenziale, con particolare riferimento alle eccellenze, e di apprezzare positivamente la ricerca scientifica dell’Istituto". Lo ha fatto sapere in una nota la Fondazione.
“La valutazione positiva del ministero è il riconoscimento innanzitutto del lavoro compiuto ogni giorno dai nostri ricercatori, ai quali vanno la nostra stima e il nostro grazie”, hanno affermato il direttore generale della Fondazione Edoardo Alesse e il direttore scientifico Carlo Caltagirone.
Il riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico è sottoposto a verifica ogni due anni e confermato sulla base di numerosi parametri volti a verificare la produttività scientifica, l'adeguatezza di strutture e strumentazioni, la qualità dell'attività clinica fortemente connessa all'attività di ricerca e l'appropriatezza dei progetti svolti rispetto all'ambito di competenza riconosciuto all’Istituto.
Questi sono stati gli ambiti valutati dalla Commissione anche nel caso della Fondazione Santa Lucia. La ricerca si quantifica, secondo gli standard internazionali di calcolo, in una media di oltre 2.000 punti di Impact Factor all'anno e 500 pubblicazioni. Numeri che riassumono il lavoro degli oltre 200 ricercatori attivi presso l'Irccs Santa Lucia, con 60 laboratori organizzati in sei linee di ricerca. In particolare l’attività di ricerca si concentra nel settore delle neuroscienze e sono orientati allo sviluppo di cure per le patologie trattate dall’Ospedale di neuroriabilitazione di alta specialità della Fondazione che conta 325 posti letto convenzionati con il Servizio Sanitario Regionale.
Per quel che concerne l’attività clinica, la relazione ministeriale riconosce alla Fondazione “i requisiti strutturali ottimali per garantire la riabilitazione delle varie disabilità”, che rispondono alle esigenze complesse della neuroriabilitazione ad alta specialità in collegamento funzionale con i reparti di terapia intensiva, neurochirurgia e neurologia, oltre alle Stroke Unit, delle principali aziende ospedaliere pubbliche.
Tra i percorsi di neuroriabilitazione presenti nella Fondazione quelli dedicati alle gravi cerebrolesioni provocate da ictus cerebrale e traumi cranici, le lesioni del midollo spinale e malattie neurodegenerative come Parkinson, Alzheimer e sclerosi multipla. L’Ospedale è dotato inoltre di un Centro di Neuroriabilitazione Infantile con oltre 250 bambini in cura, affetti da gravi cerebrolesioni e sindromi rare.
La Commissione ministeriale ha infine espresso giudizio positivo anche per l’attività formativa svolta dalla Fondazione, che è provider ufficiale per l’Educazione Continua in Medicina e sede dei Corsi Universitari in Fisioterapia, Logopedia e Infermieristica dell’Università di Roma Tor Vergata e della Scuola di Specializzazione in Neuropsicologia dell’Università Sapienza.
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